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Ritornare al voto per non sbagliare ancora?

“Perchè hai votato il M5S? Per fare un governo con i vecchi partiti? Per votare in Parlamento i meno peggio? Se hai votato per il M5S, per uno di questi motivi, allora hai sbagliato voto. Mi dispiace. La prossima volta vota per un partito.” Così precisa Beppe Grillo sul suo blog.

Perché qualcuno ha votato per il PD di Pierluigi Bersani? Perché si alleasse con il M5S o governasse assieme a Silvio Berlusconi? Perché il recente sondaggio SWG indica al 60% la popolarità di Matteo Renzi e al 10% quella di Bersani quando alle primarie del centrosinistra il "rottamatore" fiorentino ha perso? Perché, seppur i voti si sono suddivisi quasi equamente fra tre componenti politiche (PD-PDL-M5S), al governo c’è ancora Mario Monti?

Queste sono tutte domande cui è difficile dare una risposta, ma è certo che qualcosa è cambiato dopo il voto del 24/25 febbraio. Sono cambiate le carte in tavola, si è capito che c’è qualcosa che non va e che molti, probabilmente, hanno sbagliato a votare pensando a una cosa e poi, invece, ne è sorta un’altra.

Di fatto, nemmeno questo Parlamento, seppur votato da poco, ci rappresenta più. Non è questa la terza Repubblica, siamo tuttora nella seconda e, quasi certamente, essa sta volgendo alla sua fase finale.

Ha ragione Grillo quando chiede perché si è votato il M5S, come ha ragione Renzi quando dice che si sta perdendo tempo, e ha ragione pure Berlusconi quando dice che, a fronte del risultato elettorale, servono larghe intese nell’interesse del paese.

Indipendentemente dalla ragione, c’è chi non vuole tornare alle urne, così emerge la necessità di un’altra domanda: ma perché no?

Votare il nuovo capo dello Stato che possa sciogliere le Camere e garantisca così di poter ritornare al voto, potrebbe essere la soluzione. Ormai abbiamo capito che il PD con il M5S non è la risoluzione dei nostri mali, bensì un problema. Sappiamo che il M5S, salvo che non sia garantito loro una maggioranza parlamentare, non appoggerà alcun altro leader o partito politico. Sappiamo che il PD non farà mai alleanza con il PDL e che la lista Monti non è decisiva per una soluzione politica che possa essere definitiva.

Quindi, non serve tergiversare, si ritorni alle urne, nella speranza di non sbagliare ancora.

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