Repubblica azzecca il termine "coming out"
Sono emozionato, davvero.
Sono solo quindici anni che mando email ai giornalisti italiani tutte le volte che usano a sproposito il termine "outing" al posto di "coming out". Oggi per la prima volta Repubblica.it azzecca l’uso corretto. Pensavo fosse una battaglia persa, nel nome del fatto che "outing" prende meno spazio sul titolo, e pazienza se significa prendere fischi per fiaschi. E invece, eccolo lì, appare in tutto il suo splendore l’uso corretto.
Lo vedete che basta avere pazienza e insistere, ed è possibile insegnare anche ai serci?
L’ultimo scambio fu l’8/8/08, con la brava Emanuela Audisio, proprio di Repubblica:
Gentile Emanuela Audisio,
bella l’intervista al tuffatore australiano gay, complimenti.
Un unico appunto: in inglese "Outing" significa "riferire dell’orientamento sessuale di qualcun altro".
Il termine che riguarda l’atto di confidare il proprio orientamento sessuale si chiama "coming out" e in italiano si può tradurre con "dire di sè"; oppure si può usare la versione bilingue "fare il coming out".
In venticinque anni che leggo Repubblica, credo non lo abbiate mai scritto correttamente. Sarebbe ora che qualcuno iniziasse, anche percché nella comunità gay e in quella di chi parla l’inglese, questa lingua sconosciuta, la cosa è davvero risaputa.
Cordialmente,
Sciltian Gastaldi
Lei rispose cortesemente: "Ha ragione, grazie e scusi".
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