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Report: Amazon, il senatore Lotito e il mago di Helbiz

Il senatore Lotito e altri 18 senatori sono ancora sub iudice: chi eleggerà il nuovo presidente (e quanto sarà regolare)? Poi un servizio sulla quotazione di Helbiz in borsa, nell'anteprima Report è tornata ad occuparsi degli imprenditori che usano la piattaforma di Amazon, che problemi hanno incontrato?

Amazon venduto e reso Emanuele Bellano

Il marketplace è il luogo dove in Italia, vendono 18mila aziende: uno di loro ha testimoniato, mettendoci la faccia, della sua esperienza con lo Store, ovvero i costi nascosti dietro la presenza su Amazon: raccogliendo queste testimonianze si ha l'impressione che la multinazionale abbia trovato un modo per accedere a della liquidità senza ricorrere alle banche, usando il meccanismo dei resi o ritardando i pagamenti ai venditori, sfruttando la sua forza.

Amazon trattiene sul valore del prodotto venduto una sua percentuale, la commissione: si stimano in 100ml di euro, il totale di commissioni, per la spedizioni delle merci.

Il primo venditore ascoltato da Report ha raccontato di aver ricevuto i pagamenti in ritardo, almeno un tre volte l'anno, con slittamenti di almeno due mesi: è un modo, ruotando sui venditori, per avere liquidità senza passare per gli istituti bancari, sulle spalle dei venditori.

Anche un farmacista, che vendeva i suoi prodotti sullo store, ha avuto la stessa esperienza: dopo un mese di vendita gli hanno bloccato l'account, perché i prodotti venduti risulterebbero contraffatti.

Il farmacista ha fatto ricorso, mostrando le fatture, ma Amazon non gli ha dato risposte, prendendo tempo: passati due anni, il farmacista è tornato sul suo account e ha trovato quei 2600 euro ancora trattenuti.

A Milano un'altra storia di un altro venditore che vende prodotti per l'ufficio: mandava un certo numero di fotocopiatrici ad Amazon che però, le smarriva e le rimborsava al venditore ad un valore nettamente inferiore: ma le stampanti non erano perse, perché appiccicate a queste macchine c'era un volantino con i contatti del venditore. Quelle macchine che Amazon diceva che si erano perse erano invece state vendute da qualcun altro.

Attraverso i numeri di matricola delle fotocopiatrici, il venditore ha inoltre scoperto di essere stato danneggiato con la tecnica dei resi: macchine restituite dai clienti perché rotte, dunque dovrebbe pagare un addebito ad Amazon. Ma erano macchine non vendute attraverso Amazon, così dicono i numeri delle matricole.

Solo uno dei tre resi risulta venduto dal negozio, ma il venditore ha dovuto comunque dovuto pagare i tre resti e anche l'onere per lo smaltimento.

Tutto questo in soli dieci mesi di lavoro con Amazon.

L'azienda ha risposto alle segnalazioni di Report, con risposte molto sibilline: la merce del venditore era contraffatta oppure le fatture riportate dal farmacista non erano sufficienti (ma allora, che documentazione doveva fornire?).

E sul meccanismo di rimborso dei resi, c'è un accordo standard ..

Il senatore Lotito Luca Chianca

Silvio Berlusconi è il candidato ufficiale del centro destra per la presidenza della Repubblica: tutti i partiti stanno tessendo le loro strategie. Il senato avrà un ruolo fondamentale ma c'è un terzo incomodo, il senatore Lotito la cui nomina è sub iudice.

Lotito ha presentato ricorso alla giunta delle elezioni, dopo la sua mancata nomina nel 2018: dopo 4 anni quasi la situazione non si è ancora sbrigliata e oggi ci sono ben 18 senatori nella stessa situazione, un fatto che non ha precedenti.

Anche le votazioni per il ricorso di Lotito contro il renziano Carbone nel dicembre 2021, in Senato, non hanno portato a nulla, c'è stato un altro rinvio.

Italia Viva si è stretta attorno a Carbone e il Senato non è ancora convalidato: Lotito e Boccardi avevano presentato ricorso nel 2018, ma la giunta presieduta da Gasparri non è riuscita a risolvere il problema che avrebbe dovuto essere chiuso nei 18 mesi.

Oltre ai ritardi, è emerso un problema di schede mancanti in alcuni seggi campani: in 72 sezioni erano emerse delle anomalie e la giunta aveva affidato i controlli ad un comitato che aveva tra i membri il senatore Grasso.

Ma a seguito dei riconteggi, emergeva che le anomalie erano più vaste e che spettava un seggio in più a Leu e uno in meno a FI: il riconteggio viene così bocciato e si torna ai dati che Grasso considerava errato.

Così il Senato decide sulla rielezione in base a dei dati errati (quelli del 2018 che si sa essere sbagliati), una norma per favorire Lotito? Quest'ultimo non ci sta, nessun favoritismo, stesso punto di vista del presidente Gasparri.

Ma Lotito voterà Berlusconi? Al momento non ha ancora ricevuto la famosa telefonata da Arcore.

In Parlamento Lotito viene considerato un personaggio scomodo – commenta Ranucci: Lotito è coinvolto in tante faccende strane nel calcio, come la questione dei tamponi dei giocatori della Lazio.

Era l'ottobre del 2020, diversi giocatori erano positivi al covid: le analisi erano state fatte da Synlab, ma la Lazio fa analizzare i suoi tamponi in Campania, ad Avellino nei laboratori della famiglia Taccone. Perchè andare negli ospedali era scorretto, per togliere posto ai malati.

Il laboratorio campano da negativi i giocatori, tra cui Immobile, che scende in campo e segna.

MA a tamponi successivi, Immobile risulta positivo, mentre ad Avellino continuava ad essere negativo. Possibile?

Potrebbe essere un falso positivo, dicono i consulenti di Lotito tra cui Presciasco, ma di parere diverso il microbiologo Crisanti: Lotito è stato condannato, ma la condanna è stata diminuita a due mesi da un collegio di Garanzia dello Sport presieduto da Franco Frattini, ora promosso al vertice del consiglio di Stato.

A Lotito la legge è stata applicata perché ha messo a rischio la salute dei suoi giocatori, ma erano falsi positivi, i giocatori erano stati sottoposti ad altri tamponi ad Avellino: ma alle persone normali è permesso fare dei contro test dopo un tampone positivo? Ora la procura di Avellino ha aperto un'inchiesta con l'ipotesi di falso.

Lotito ha cominciato come imprenditore nel settore dei servizi, poi ha avuto una infatuazione per il calcio, compra la Lazio per soli 21 milioni ma con un debito con l’Erario di 140.

Si vanta di aver risanato il bilancio della Lazio, ma come?

Il consulente Bellavia racconta di come il risanamento non esista: è una società che perde sempre, sta in piedi perché le società di Lotito mettono soldi dentro la squadra.

Sono le società di security, di servizi, che lavorano tanto per la Lazio: da una parte le sue società drenano soldi dalla Lazio, dall'altro danno soldi per i bilanci della squadra.

Ma queste società, oltre alla Lazio, fanno utili modestissimi, pochi ricavi e molti debiti, Lotito guadagno molto di più come presidente della Lazio, con 50mila euro al mese.

Tra i gioielli del gruppo c'era anche la Salernitana, l'aveva comprata dopo il fallimento assieme all'imprenditore Mezzaroma: in dieci anni la squadra arriva in serie A, grazie anche al direttore sportivo Fabiani. Ma Lazio Marketing, società del gruppo, mette 3,5 ml dentro i bilanci della Salernitana, ci sono poi gli acquisti fatti dalla Lazio di giocatori della Salernitana, con tanto di plusvalenze (che vengono chiamate valorizzazioni).

Quando la Salernitana torna in A, Lotito deve vendere il trust per vendere la società, per non condizionare il campionato.

IL trust è stato comprato dal fondatore dell'università Pegaso, per 10ml, dall'imprenditore Iervolino: Lotito ha fatto ricorso, per questa vendita a cui è stato costretto.

Lotito voleva anche comprare le quote dell'Alitalia: la passione per gli aerei non è nascosta, tanto che nel 2020 ha comprato un aereo per la sua squadra, un po' vecchiotto, preso da una compagnia bulgara.

Si trattava di un aereo che viaggiava tra Roma e l'aeroporto di Trapani, dove arrivava vuoto dopo aver portato i calciatori: a metà 2021 la compagnia aerea della Lazio chiude e anche l'aereo smette di volare. E da Trapani ancora aspettano i crediti della compagnia bulgara.

Già nel 2008, quando Berlusconi voleva mettere in campo la cordata dei capitani coraggiosi, Lotito si era interessato ad Alitalia. Stessa storia nel 2018, quando Ferrovie dello Stato cerca soci di minoranza per una operazione industriale per prendersi Alitalia anche allora in crisi: Lotito vuole entrare in questa operazione, assieme ad un altro imprenditore che si chiama Guizzetti che era il rappresentate italiano di una compagnia colombiana.

Racconta Guizzetti che Lotito portava come garanzia la sua esperienza personale, ma la proposta non andò avanti. Così Lotito decide di proseguire lo stesso, per entrare in Alitalia assieme a Ferrovie, incontrando il commissario di Alitalia Laghi (che aveva valutato anche il valore della Salernitana), incontro smentito da Laghi.

Come garanzia per questa operazione Lotito porta una lettera a Ferrovie dello Stato, con un fido di 375 ml di euro con una lettera di garanzia del banco Santander, che è un falso clamoroso: lo dice in un'altra lettera lo stesso Santander, i firmatari del documento di Lotito non sono nostri dipendenti.

Ma Lotito aveva la liquidità per coprire quei 375ml di euro, per comprarsi il 37% delle azioni di Alitalia? Sempre secondo i calcoli dei Bellavia, sono numeri che stonano con la storia societaria del gruppo di Lotito.

Colpa di qualche collaboratore, ha risposto il presidente della Lazio, “quel documento mica l’ho preparato io”. Ma chi ha preparato questa lettera falsa?

Il mago di Helbiz di Daniele Autieri (I lupi di Wall Street)

Salvatore Palella è un imprenditore con una storia di alti e bassi che ora ha avuto successo con la Helbiz, società per lo sharing dei monopattini.

Ad agosto è entrata a Wall Street: come ha fatto ad entrare nel Nasdaq?

Si è tratta di una operazione finanziaria (un'altra società già quotata che ha fatto da veicolo per la quotazione a Wall Street), oggi Helbiz ha i chiuso i bilanci in perdita, la società italiana ha ottenuto dei prestiti garantiti dallo Stato italiano che garantisce la liquidità alla holding che ha sede nel Delaware, superiore al fatturato globale di Helbiz nel 2020.

Dietro questa operazione finanziaria, come viene fuori da una cena a Capri, ci sono nomi noti: Massimo Ponzellini e il figlio dell'ex ministro Profumo. E Giovanni Borrelli capo delle operazioni finanziarie. Uomo che risolve i problemi dell'azienda al posto del contry manager, un ex commesso che Palella ha messo sotto la sua protezione.

Come lo stesso Palella è stato messo sotto le protezioni di altri imprenditori, quando è salito a Milano, come Michele Cilla, come Lele Mora, come Stefano Ricucci.

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