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Pedopornografia: più 50% di casi segnalati

In occasione della “Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia” fissata per il 5 maggio, Save the Children e la Polizia Postale hanno diffuso un dossier sull’adescamento online che rivela un aumento intorno al 50% dei casi trattati dalla Polizia Postale. Sono in aumento le segnalazioni, non quindi l’intero fenomeno, e all’interno del dramma umano e dell’orrore che c’ispira questo tipo di reato aumenta – a piccoli passi – la consapevolezza delle famiglie e di conseguenza salgono le denunce.

di Gianluca Cicinelli (*)

 

Nel 2021 per 5.316 volte la Polizia Postale si è occupata di queste segnalazioni, contro le 3.243 dell’anno precedente. I minori approcciati sul web risultano essere 531, per il 64% al di sotto dei 13 anni, ma – all’orrore non c’è fine – si registrano 32 casi di di adescamento di bambini al di sotto dei 9 anni. Come specificato, parliamo degli adescamenti denunciati, non del numero reale del fenomeno che è quindi molto più diffuso. A incrementare gli adescamenti online ha contribuito negli ultimi due anni anche la pandemia da covid, durante cui l’approccio a pc e smartphone di adulti e minori è risultato quasi l’unica forma di contatto possibile tra le persone.

In gergo si chiamano “groomer” i pedofili che cercano le proprie vittime in rete (sono 208 quelli indagati) rispetto a un numero di denunce complessivo per scambio di materiale pedopornografico che riguarda 1.421 adulti. Come fanno notare gli operatori di Polizia specializzati nel settore, questi personaggi utilizzano modalità di approccio diverse e complesse ma comunque basate su una conoscenza molto profonda delle abitudini e del linguaggio delle vittime. Gli stessi operatori spiegano che la fascia di età tra i 10 e i 13 anni è quella più colpita dai tentativi di adescamento, il 60% del totale, e questo pone un’altra serie di problemi anche alle loro famiglie e al controllo da operare, in quanto teoricamente ai minori di 13 anni non sarebbe consentito l’accesso ai social. I pedofili non prediligono un genere in particolare, le denunce sono ripartite in modo sostanzialmente uguale tra maschi e femmine.

Non sono però soltanto i social nel mirino dei pedofili adescatori, perchè c’è una fascia particolare, tra 0 e 9 anni di età (sic!), ci dice la Polizia, che attirati dai videogiochi online ha visto convergere le attenzioni dei “groomer” proprio sulle piattaforme di gaming che offrono servizi di chat, strumento chiave per agganciare i minori. Anche per questo l’opera di prevenzione delle associazioni e della Polizia Postale si sta concentrando in particolare sulle famiglie e il loro ruolo educativo cioè sull’attenzione da prestare al tempo passato sul web dai minori. L’Unità Analisi Crimini Informatici della Polizia Postale e Save the Children hanno realizzato una guida “Adescamento Online. Conoscere e prevenire”.

La trovate qua 

La guida ha tre sezioni per fasce d’età, genitori di bambini e bambine da 0 a 6 anni, da 6 a 10 anni e da 10 a 13 anni. Tutte le sezioni descrivono alcune esperienze specifiche di ogni età, le sfide educative per gli adulti di riferimento, consigli generali e specifici rispetto alle problematiche principali.

Una piccola annotazione, in realtà fondamentale, a margine di questa Giornata nazionale contro la pedofilia e la pedopornografia. La capacità e conoscenza del web delle persone adulte non è mai troppo sottovalutata, giornalisti compresi. Un esempio? Mentre facevamo, con la redazione di Diogene, le ricerche in rete per reperire notizie relative a questo articolo, abbiamo dovuto con stupore prendere atto che in nessuno degli articoli pubblicati online che parlano della guida ai genitori realizzata da Polizia e Save The Children – ne abbiamo visionati una ventina, dai piccoli giornali alla principale agenzia stampa nazionale – era riportato il link per scaricare la guida stessa.

(*) articolo pubblicato in origine su https://diogeneonline.info/pedopornografia-aumentano-del-50-i-casi-segnalati/

Questo articolo è stato pubblicato qui

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