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Passi avanti nella realizzazione del modulo spaziale Orion

Il volo di Atlantis del luglio 2011 è stata l'ultima missione del Programma Space Shuttle caratterizzata da mezzi spaziali dotati di ali come gli aerei e capaci di atterrare su una pista per essere poi riutilizzati più volte.
 La Nasa in loro sostituzione riproporrà  le tradizionali capsule, simili all’Apollo delle missioni lunari, anche se più grandi e tecnologicamente più avanzate. Le nuove navicelle, che si chiameranno Orion, garantiranno maggiore sicurezza e, soprattutto, costi assai inferiori.
L'Orion Crew and Service Module (CMS) è la nuova astronave che va a sostituire la gloriosa flotta di Shuttle che hanno portato l'uomo sulla Luna . E' costituita da due componenti principali: un modulo dell'equipaggio (Crew Module - CM) a forma di cono realizzato dalla NASA e un Modulo di servizio (Service Module - SM) contenente il sistema di propulsione e i rifornimenti di bordo realizzato dall'ESA,

La nave spaziale Orion  ha come obbiettivo quello di portare  gli esseri umani nello spazio più profondo oltre l'orbita lunare con una probabile prima data di lancio senza esseri viventi prevista per giugno 2020 seguita dopo da una seconda missione con un equipaggio.
A Bremen, in Germania si sta lavorando alacremente sul modulo di servizio ; più di 11 km di cavi vengono posati e collegati per inviare le informazioni provenienti dai pannelli solari, dai sistemi di carburante, dai motori, dalle forniture di aria e acqua ai computer centrali del modulo soprastante.


Recentemente, sono stati installati i 24 razzi necessari per l' orientamento di Orion, completando gli otto motori più grandi che eseguiranno il backup del motore principale.

Quando tutti questi lavori saranno completati nella prossima estae 2018 si procederà  alla spedizione del modulo negli Stati Uniti  presso il Kennedy Space Center della NASA in Florida, dove sarà combinato con il modulo di equipaggio prima di essere trasferito alla stazione di Plum Brook di NASA in Ohio per prove generali necessarie per  assicurarsi che la nave spaziale sia pronta per il lancio e il viaggio in uno spazio profondo per mezzo dello Space Launch System (SLS),un sistema di lancio orbitale pesante non riutilizzabile derivato dallo Space Shuttle e progettato dalla NASA.
I piani di missione per Orion vedranno astronauti inviati oltre la Luna, seguiti da visite a asteroidi e addirittura a Marte con rientro
ll modulo dell'equipaggio costruito dalla Lockheed Martin Corporation], potrà ospitare da quattro a sei astronauti,avrà la capacità di "auto-aggancio", un'atmosfera mista azoto/ossigeno (N2/O2) con pressione a livello del mare (101,3 kPa, 14,7 psi) o leggermente ridotta (da 55,2 kPa a 70,3 kPa, 8,0 psi - 10,2 psi) e computer di bordo più moderni rispetto agli attuali veicoli spaziali.

Una caratteristica importante che potrebbe essere introdotta consiste in un nuovo sistema per il recupero della capsula al rientro che impiegherà una combinazione di paracadute e retrorazzi o airbag. In questo modo sarebbe possibile anche una discesa sulla terra ferma, come il modulo della navetta Sojuz russa.
Il modulo dell'equipaggio sarà parzialmente riutilizzabile, con una vita operativa fino a circa 10 voli. Sia il modulo dell'equipaggio che il modulo di servizio saranno di una lega in Alluminio/litio (Al/Li) e sarà ricoperto con un rivestimento protettivo .
Il modulo dell'equipaggio avrà una forma a tronco di cono con angolo di 57,5°, simile a quello dell'Apollo, un diametro di 5,029 metri e una lunghezza di 3,302 metri, con una massa di 8,5 tonnellate e un volume superiore del 50% a quello della capsula Apollo,[17] che era di 5,9 m3.

Fonte : ESA/NASA

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