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Oscar 2025.I premi nel clima scoraggiante post Tycoon

La cerimonia degli Oscar 2025 non ha brillato per chiare prese di posizione politiche ed è risaputo che, da sempre, il mondo del cinema è in gran parte composto da persone di sinistra e a favore dei diritti umani, fortemente contrari al Tycoon, chiaramente dichiaratisi prima delle elezioni e autori di biografie che mettono in guardia circa la personalità di Donald Trump.

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I premiati per No Other Land, film sulla Palestina

 

Data anche la violenza con la quale la nuova amministrazione si è presentata, alcuni giornali hanno aspramente criticato i presenti al Dolby Theatre di Los Angeles, accusandoli di sottomissione per interesse economico e codardia. Ma coloro i quali noi consideriamo “divi”, sono esseri umani come tutti, e come molti di noi potrebbero essere rimasti disorientati, stupiti, pietrificati dagli eventi e, per riflettere, devono riaversi. Superate le cicatrici lasciate dagli scioperi dello scorso anno, negli occhi ancora gli incendi di Los Angeles, la notte degli Oscar è stata una cerimonia dove il disagio della nuova epoca americana ha pesato sotterraneamente: qua e là si sono notate anche spille pro-Palestina e coccarde giallo-blu pro-Ucraina ma il pensiero politico dei più non è apparso, se non a tratti.

Conan O’ Brien, il comico che ha condotto la serata, ha fatto solo qualche battuta sull’attualità. In riferimento ad Anora, l’opera che ha vinto il premio più importante e che racconta l’amore tra una lavoratrice del sesso e il figlio di un oligarca russo, ha detto: “Immagino che gli americani siano felici di vedere qualcuno che si oppone davanti a un russo potente".

Adrien Brody, al suo secondo Oscar come miglior attore protagonista per The Brutalist, film su un sopravvissuto all'Olocausto, ha invitato a cercare soluzioni di fratellanza contro la guerra, l'oppressione sistematica, l'antisemitismo. 

Zoe Saldana, nel ricevere il premio come miglior attrice non protagonista di “Emilia Perez” ha voluto sottolineare di essere «la figlia orgogliosa di genitori immigrati». 

 

Daryl Hannah, chiamata a presentare la statuetta per il miglior montaggio per Anora, ha esclamato “Slava Ucraine”, “Gloria all’Ucraina”, a sostegno della popolazione ucraina dopo il tragico meeting con Trump.

 

L’attualità è entrata con forza grazie alla vittoria come miglior documentario di No Other Land, diretto da due palestinesi e due israeliani che raccontano i tentativi dell'esercito israeliano di demolire le case di una comunità palestinese nel West Bank, Masafer Yatta. Sul palco il regista palestinese Basel Adra ha detto: «Sono diventato padre due mesi fa e la mia speranza è che mia figlia non debba vivere la mia stessa vita di oggi, avendo sempre paura dei coloni, della violenza, delle demolizioni e degli sfollamenti forzati».

 

Il collega israeliano Yuval Abraham gli ha fatto eco sottolineando come lui abbia libertà di movimento mentre la legge militare soggioga l’amico Basel. Abraham ha criticato la politica Usa di sostegno alle azioni militari a Gaza aggiungendo: «Abbiamo fatto questo film, palestinesi e israeliani, perché insieme le nostre voci sono più forti».

 

Il film sugli inizi di Trump imprenditore (The Apprentice di Ali Abbasi), che ha avuto moltissimi problemi di distribuzione, non ha riscosso alcun riconoscimento. Ma quello intorno a questa film resta, nel mondo del cinema, un silenzio che assorda.

 

 

Ed ecco tutti i riconoscimenti assegnati

 

 

Miglior film - Anora

Miglior regia - Sean Baker (Anora)

Miglior attrice protagonista - Mikey Madison (Anora)

Miglior attore protagonista - Adrien Brody (The Brutalist)

Miglior attrice non protagonista - Zoe Saldana (Emilia Perez)

Miglior attore non protagonista - Kieran Culkin (A real pain)

Miglior sceneggiatura originale - Anora

Miglior sceneggiatura non originale - Conclave

Miglior film internazionale - I'm still here (Brasile)

Miglior fotografia - The Brutalist

Miglior colonna sonora originale - The Brutalist

Miglior montaggio - Anora

Migliori costumi - Paul Tazewell (Wicked)

Miglior scenografia - Wicked

Miglior canzone originale - El Mal (Emilia Perez)

Miglior trucco - The Substance

Miglior film di animazione - Flow

Migliori effetti sonori - Dune: Part Two

Migliori effetti speciali - Dune: Part Two

Miglior documentario - No other land

Miglior cortometraggio documentario - The only girl in the orchestra

Miglior corto di animazione - In the Shadow of The Cypress

 

 

 

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