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Lite europarlamentare: solite sceneggiate italiane

Vajassate made in Silvitaly al Parlamento Europeo. Non ci bastavano le figuracce pregresse. Noi italiani dobbiamo perseverare nel farci riconoscere, ovunque e comunque, anche per inciviltà.

Eggià, non bastavano le smargiassate planetarie made in SilvItaly che rendono i nostri rappresentanti i più ridicoli al mondo. Screditati, oggi, anche dal Nyt e Ft. Terzi in classifica, secondo l'Ocse, tra le nazioni con la pressione fiscale più alta e disoccupazione giovanile disastrosa. Notizia che il Tg di Uno di ieri sera, non ha diramato, laddove, da circa due settimane, martella assiduamente gli spettatori, spacciando quotidianamente la stessa solfa sulle ipotetiche trattative del '92, tra Stato e mafia. Sfacciata campagna contro la sinistra, (Scalfaro e Ciampi), tramite il servizio pubblico. La solita disinformatia minzoberliana a senso unico.

Tornando al discorso iniziale: dicevamo che non ci bastavano le figuracce pregresse. Noi italiani dobbiamo perseverare nel farci riconoscere, ovunque e comunque, anche per inciviltà. Le stratosferiche e meschine esternazioni del nostro Premier appartengono ormai alla storia: dall'insulto "Kapò" rivolto al primo ministro tedesco, allo sguaiato richiamo "Mr. Obama!" in un silenzioso Buckingham Palace, passando per le telefonate ai vari programmi comunisti con tanto d'interruzione della comunicazione. Ne abbiamo a sufficienza per far piangere intere generazioni. E non solo l'esemplare Cavaliere, anche i suoi afecionados non ci deludono.

Durante una trasmissione de La Zanzara, andata in onda nei giorni del giudizio, ho ascoltato un intervento della Mussolini a conferma dell'evidente spacconeria che contraddistingue i nostri rappresentanti. Parlava dell'alterco avuto con Fassino, mentre alla Camera si discuteva della sfiducia. Reazione alle ripetute interruzioni che il deputato Pd ritratta seduta stante, chiedendo scusa alla deputata Pdl. Ma la nipote del Duce non ci pensa manco lontanamente a ridimensionare. Anzi. Vantandosi pure - in radio - beffeggia Fassino e rimarca la sparata alla Carfagna: Hai visto che hai fatto, cretina? Ostacolata nell'intento di raggiungere il sinistro, al quale voleva cantargliene quattro vis a vis, la destra se la prende con la collega. Sceneggiate in diretta Tv. A Montecitorio.
 

 

Ieri lo show si ripete, questa volta la platea è quella europea. Le performances dei pidiellini restituiscono al Pianeta il solito indegno spettacolo. Mentre l'eurodeputata dell'Idv, Sonia Alfano, riferisce i misfatti dell'esecutivo, tra cui l'incostituzionale Legge Pocrellum, l'antagonista del Pdl, Licia Ronzulli, la interrompe vistosamente, urlando e dimenandosi, finchè la dipietrista esplode, infastidita: Le vajasse sono anche al Parlamento europeo? L'espressione del Presidente è più che eloquente. Zittisce una volta, zittisce due, poi chiede rispetto e dichiara: Questa è l’ultima volta che glielo dico. Se si alza di nuovo e interrompe la sessione, le chiederò di lasciare l’aula. E’ abbastanza chiaro?

Rispetto? Questa sì che è una bella parola. Peccato che troppi italiani non sappiano cosa significhi. E la dimostrazione sta nelle continue violazioni dei diritti di ogni cittadino, pubblico e/o privato. La vediamo nelle tribune televisive, la vediamo a Montecitorio, la vediamo alle urne, la vediamo in parlamento europeo, la vediamo negli intenti legislativi di questo Governo: l'impossibilità d'esprimersi senza subire arroganti, maleducate e antidemocratiche prevaricazioni.


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