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Liberiamoci dagli ’omaggi’ dei Benzineros

Si avvicinano le ferie, il caldo è arrivato e molti italiani già da questo week-end si metteranno in viaggio per il tanto agoniato periodo di vacanze.

 

Picole e grandi autovetture già da stasera cominceranno ad affrontare il viaggio per raggiungere spiagge, località di montagna o città d’arte.

Ad attenderci al varco però troveremo certamente una sorpresa quasi scontata e che ogni anno alimenta gli animi degli italiani più attenti ed osservatori del mondo che ci circonda.

Allora potremmo forgiare uno slogan ’con la vacanza che si avvicina, attento a riempir la tanica di benzina!’.

E’ proprio così, la già nota banda dei ‘Benzineros’ cioè le società di distribuzione di carburanti (Agip, Esso, Api, Tamoil, etc.) si sono riunite con il giusto anticipo ed hanno deciso l’aumento dei carburanti, pronto per accogliere i vacanzieri d’Italia che si muoveranno in massa con le proprie autovetture.

Insomma l’avvicinarsi delle vacanze fa troppo gola ai ‘Benzineros’ che ne approfittano puntualmente senza indugio e on la tacita approvazione delle nostre istituzioni.

Ma noi poveri cittadini, assoggettati ai carburanti fossili senza possibilità di alternativa dobbiamo adeguarci.

E’ possibile che non abbiamo strumenti, nei confronti di queste grandi società, per riuscire a spuntare un piccolissimo margine di trattativa?

Allora in questi giorni ho fatto una riflessione e mi sono venuti in mente alcuni aspetti del mondo dei carburanti alquanto criticabili ed illusori per i ’fedelissimi’.

Queste gigantesche società di produzione e distribuzione di carburanti da un lato ci impongono prezzi del carburante (benzina e gasolio) a prezzi determinati esclusivamente dal livello di guadagno imposto che intendono realizzare e slegato totalmente dalle oscillazioni del prezzo del greggio sul mercato.

Dall’altra parte con stratagemmi di marketing evoluto e pubblicità tambureggianti ci riempiono la testa con l’illusione di distribuire regali sfavillanti, vacanze alla moda, o addirittura automobili da sceicco.

Purtroppo con questi sono specchietti per le allodole, da costoro ci facciamo cullare e trascinare nella tana del lupo, magari per qualche istante dimentichiamo che quegli sfavillanti doni li abbiamo tutti strapagati noi ed i nostri amici, sopportando il costo di un carburante molto più alto del reale prezzo di mercato.

Allora cosa possiamo fare? Mi si accende una lampadina in testa!

Perchè non cominciamo a boicottare l’accettazione di questi premi?
Non prendiamoli e non ritiriamoli più, ma soprattutto evitiamo di partecipare ai concorsi, non riempiamo più le schede magnetiche di punti che ci vengono regalate, non applichiamo più bollini alle schede premi, rinunciamoci.

Sarà un grande passo avanti, a costo di stringere i denti e rinunciare ad un ’bel premio’.

Difficile vero?
Ma sarà semplice, basterà chiudere un occhio e guardare un pò più in avanti e trovare un vero obiettivo, la forza di non accettare queste imposizioni.

Immagino ad un prossimo futuro magari non lontano, dove i magazzini di costoro pieni di questi premi non ritirati raggiungeranno il culmine del tetto determinado clamorosi fallimenti nelle loro strategie di marketing e forse così si costringeranno i ‘benzineros’ a rivedere la strategia di gioco ‘del bastone e la carota’ che da molti anni ci stanno imponendo.

E’ difficilissimo, ma dobbiamo provare, diffondere, probabilmente sarà anche illusorio, ma seguitemi la forza stà nel credere nelle proprie azioni, non facciamoci trainare da chi ci stà vicino e guarda al pelo nell’uovo e non alla frittata che potremmo gustarci calmando il nostro appetito.

Se poi saremo in tanti chissà di non raggiungere qualche piccola vittoria.

Diffondete sui Vostri siti e sui Vostri Blog.

Commenti all'articolo

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.5) 25 luglio 2009 23:14
    Damiano Mazzotti

    Basterebbe usare il cervello... Se veramente la gente andasse nel distributore dove il carburante costa meno in Italia non ci sarebbero pressi così assurdi e il gasolio tra i più cari del mondo...

    Invece gli italiani sono dei viziati che fanno il pieno appena fa comodo al primo distributore più vicino..

    O addirittura in auotostrada dove è sempre più caro, anche per via della tasse di quei furbetti dei concessionari privati che naturalmente ci devono pagare le famigerate manutenzioni...

  • Di Emilio (---.---.---.246) 27 luglio 2009 09:12

    In questi casi dovrebbe essere lo stato a vigilare e a far valere il principio della concorrenza.
    Ma si sa, questo stato è connivente dei poteri forti.

  • Di Willy (---.---.---.80) 1 agosto 2009 18:11

    Ciao Paolo...non sono d’accordo questa volta con il tuo punto di vista...basta usare la testa vincere la pigrizia ed andare dove costa meno...io lo faccio ed ogni anno è un bel risparmio...in più ho anche comprato come seconda auto (moglie) un auto a metano (meno cavalli è vero ma chi se ne frega) ed allora la mia spesa per il carburante è crollata!

    In realtà dato il numero di SUV che circolano fossi io un proprietario di una petrolifera il prezzo lo alzo...e tanto...questi qui si comprano un veicolo che pesa un numero spaventoso di volte il peso dei trasportati...sono sicuramente dei gonzi allora approfitto pure io della loro idiozia...

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