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Liberate Totò Riina, inquietanti scritte a Palermo

Liberate Riina, è questo l’inquietante messaggio lasciato nella notte in via Antonio di Rudini a Palermo da uno o più sconosciuti tra le vetrate di un noto bar della zona. Con la vernice rossa e a caratteri cubitali ignoti nella notte hanno macchiato le pareti di uno dei palazzi di via Antonio di Rudinì, in zona stazione centrale, tra le vetrate del bar Paradise. Sono diverse le scritte, di cui due alquanto preoccupanti, una appunto sulla liberazione di Totò Riina dalle patrie galere, l’altra sull’eliminazione del 41 bis, anche se la prima parte del messaggio in qualche modo è stata cancellata sempre dalla stessa mano con la stessa vernice rossa.

Arrestato il 15 gennaio del 1993 grazie alle indicazioni del neopentito Baldassare Di Maggio, Riina è attualmente rinchiuso nel carcere di Opera a Milano, dove sta scontando, sotto regime di 41 bis la pena infinita per i reati di mafia commessi fino al suo arresto.

 
Nel maggio del 2008 i legali del capo dei capi avevano anche presentato reclamo contro il decreto di proroga del regime di 41 bis, nonché l’istanza di differimento della pena o di detenzione domiciliare in un luogo di cura per motivi di salute, ricordiamo che nel 2003 fu anche colpito da infarto.


Il tribunale di sorveglianza comunque rigettò prontamente l’istanza ritenendolo, vista la sua condanna per reati di gravità rilevantissima , ancora in una posizione di vertice assoluto all’interno della stessa organizzazione mafiosa e che fosse ancora in grado di mantenere contatti con gli appartenenti a questa.

Il “Capo dei Capi”, intanto, risulta essere un carcerato modello, si spera che questo non gli consenta di ottenere qualche sconticino da parte del tribunale di sorveglianza.




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