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Le Farc liberano unilateralmente quattro prigionieri

Le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) hanno mantenuto la promessa.
 
In una serie di accordi maturati attraverso una corrispondenza epistolare con il comitato Colombiani per la Pace costituito da intellettuali e uomini di cultura colombiani, ma anche comuni cittadini e promosso dalla senatrice Piedad Córdova, la guerriglia era giunta alla decisione unilaterale di liberare 6 ostaggi. Si tratta di tre poliziotti e un militare dell’esercito e di due uomini politici.
 
Il 1 febbraio, dopo una giornata che ha fatto stare con tutti con il fiato sospeso, sono stati consegnati alla Croce Rossa Internazionale e alla presenza della senatrice Piedad Córdova e di due giornalisti, lexis Torres Zapata, Juan Fernando Galicia e José Walter Lozano, membri della Polizia Nazionale e il soldato William Giovanni Rodríguez, prigionieri da circa due anni delle FARC.
 
La missione ha rischiato di fallire per le numerose azioni militari dell’esercito colombiano nella zona, come ha denunciato anche uno dei due giornalisti presenti, Jorge Enrique Botero.
 
Le affermazioni di Botero, che è stato testimone delle azioni miltari dell’esercito, sono state immediatamente e duramente smentite dall’Alto Commissario per la Pace Luis Carlos Restrepo.
 
Anche Iván Cepeda, uno dei membri di Colombiani per la Pace ha chiesto urgenti risposte al governo colombiano di fronte all’evidente violazione delle garanzie precedentemente accordate per la liberazione dei prigionieri, violazione che ha rischiato di far saltare l’operazione e che ha messo in serio pericolo la vita degli ostaggi.
 
Un guerrigliero inoltre sarebbe morto e uno risulterebbe scomparso nel corso dell’azione militare intrapresa dall’esercito nella zona.

Cepeda ha ricordato l’alta levatura morale e integrità di tutti i firmatari delle missive inviate alle FARC, corrispondenza grazie alla quale si è ottenuta la promessa della liberazione degli ostaggi, affermando che pertanto egli stesso non è disposto ad accettare le insinuazioni da parte dell’altro Commissario Restrepo, che ha gettato discredito e ha messo in dubbio la serietà e credibilità del lavoro compiuto dai Colombiani per la Pace.
 
L’accordo tra le FARC e i Colombiani per la Pace prevede che nei prossimi giorni siano liberati anche l’ex governatore del Meta Alán Jara e l’ex deputato Sigifredo Lopez che si trovano nelle mani della guerriglia rispettivamente dal 2001 e dal 2002.
 
Già il 2 febbraio Alán Jara potrebbe essere liberato e il mercoledì successivo probabilmente potrebbe essere la volta di Sigifredo Lopez.
 

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