• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > La solitudine del nano silvio nell’universo dei giganti finiani

La solitudine del nano silvio nell’universo dei giganti finiani

La solitudine del nano silvio nell'universo dei giganti finiani

Diceva Paul Valéry che un uomo solo è sempre in cattiva compagnia.

Ecco, questo è il punto. Silvio è solo. Ho trovato interessante il ritratto che ha fatto di lui Alessio Vinci, il conduttore di Matrix, in un’intervista rilasciata alla BBC (qui al minuto 7’33").

Se ai meeting internazionali, agli incontri istituzionali o ai vari G-qualcosa, compare sempre ed esclusivamente solo, la sua solitudine qualcosa dovrà comunicare.

La prima cosa che arriva
, la più palese e scontata è: non ha una donna. Per compensare, agita la mano a mò della buon’anima di Bombolo (Ammazza che chiappettona!), e non ha problemi a farlo se ha dinnanzi Michelle Obama o una Crocerossina alla Festa della Repubblica, così come se fosse perennemente davanti alla tv ed alle chiappe del suo memorabile Bagaglino.

Ora potrebbe anche dimostrare di avere 60.000 ballerine brasiliane disposte a strusciargliela addosso, 600.000 veline pronte a ballare in perizoma per lui, 6.000.000 di escort o di giovani belle e ambiziose dal 1000 euro facile... resterebbe pur sempre un uomo solo.
 
In un bellissimo libro che sto leggendo, e che consiglierei alle Scuole elementari al posto del Sussidiario (La Libertà dei Servi -Maurizio Viroli), B. è il Signore.

Il Signore che detiene un potere enorme, un potere non imposto con l’Esercito ma con il controllo delle menti. Un Signore circondato da una corte che non ha ideali. Non ha ideali perché non crede, o almeno non crede in qualcosa che non sia un qualcuno, o in un qualcuno che non sia lui.

Questa è "La Libertà dei Servi": (pag.12) "Essere liberi non vuol dire tanto non essere ostacolati o oppressi, quanto non essere dipendenti da un uomo o da alcuni uomini che hanno sopra di noi un potere arbitrario o enorme. [...] In estrema sintesi se siamo sottoposti al potere arbitrario o enorme di un uomo possiamo essere liberi di fare più o meno quello che vogliamo, ma siamo servi."

E se quel potere enorme o arbitrario lo detiene, ricitando Valéry, un uomo solo, ergo quell’uomo solo sarà sempre in cattiva compagnia.
 
O meglio, una compagnia che non si capisce se sia più fedele a lui o ai suoi soldi (escludendo a priori le sue idee): tant’è che i suoi compari per lui hanno prostituito idee ed ideali, storie e carriere professionali, e tutto pur di stare al suo cospetto.

Nessuno ha notato o ha fatto notare in questi ultimi tempi, di come a dispetto dei cosiddetti "finiani" non ci siano degli equivalenti"berlusconiani". Ossia: non c’è un gruppo parlamentare che lotti per difendere le idee o gli ideali di Berlusconi, ma mentre i finiani almeno provano timidamente a proporre legalità e libertà di stampa, ci sono solo tante persone come il Ministro Bondi (ex Sindaco Comunista) ad esempio, che paventando "un ritorno dei comunisti al governo" difendono a spada tratta Silvio purché Silvio sempre che Silvio basta che Silvio.

Per i berlusconiani vale la regola del silenzio assenso: l’importante è non contraddirsi e non contraddire Silvio, che è sempre il vero fulcro della questione.

E se proprio cercano di parlare o di dare un cenno di vita, è a loro rischio e pericolo: non ultima l’inesorabile fiur de mè del Ministro Rotondi, che la domenica dichiara che la maggioranza deve difendere Brancher, perché "è una persona corretta che viene trattato come l’uomo nero"l’uomo nero il lunedì si dimette, e Berlusconi dichiara: "Ho condiviso la sua scelta".

Per il Signore il contrario della sua Solitudine è la Democrazia che lo legittima.
 
Una democrazia che, seppur malata, va difesa perseguendo ideali come la legalità e la libertà di stampa, secondo i giganti finiani; una democrazia che, seppur lodata, va difesa ostentando la libertà dei servi, secondo il nano silvio.
 

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox




Palmares