• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Ambiente > La difesa dell’ambiente non cancelli i diritti umani

La difesa dell’ambiente non cancelli i diritti umani

Quando nasce, l’essere umano, il più delle volte essendo fortunato, si ritrova con un paio di piedi. Avendo i piedi, da qualche parte deve poggiarli. Ed infatti il diritto di vivere sulla terra è uno dei diritti più sacri, in quanto, se ad un essere umano ciò non fosse consentito, egli/ella si ritroverebbe servo o schiavo di ogni profittatore o potente, come in effetti il cittadino si ritrova oggi in Italia, succube di imprese private ed enti (pubblici solo per finta). Provate a pensare al secondo, terzo e quarto mondo: quando agli esseri umani di quei luoghi viene tolto il diritto di vivere sulla terra sono letteralmente ridotti in schiavitù.

La difesa dell'ambiente non cancelli i diritti umani

Come mai allora qui in Italia da qualche tempo per avere diritto di vivere sulla terra occorre disporre di una Partita Iva? Un essere umano nasce forse con una Partita Iva? Che livello di umanità ha quella legge che concede solo a chi ha una attività commerciale (o tante volte finge di averla) il diritto di vivere sulla terra, mentre vieta all’essere umano, al cittadino, di costruire per se stesso e la propria famiglia anche la più piccola e necessaria delle abitazioni? Che sensibilità umana possono avere quegli amministratori/impositori che a gente con ingenti risorse finanziarie concede di vivere sulla terra mentre ai pover’uomini e donne con poche risorse lo proibiscono?

Provate a pensare se questa indegna imposizione fosse riprodotta pari pari nel terzo mondo: quante centinaia di milioni di persone si ritroverebbero d’un tratto schiave di qualche oppressore?


Negli ultimi tempi si levano diverse voci in difesa del territorio, si ricevono continue segnalazioni ed inviti ad appore la propria firma su questo o quel documento. Ebbene, cari Presenti, badiamo premurosamente affinché il territorio non sia difeso senza difendere contemporaneamente l’essere umano che c’è dentro. Difendere solo il territorio, calpestando i diritti degli esseri umani che vi vivono, è quanto di più indegno, vergognoso possa venire in mente. Siano pure fermate le espansioni cementifere delle imprese private e degli enti finto pubblici in mano agli statali. Ma guai a dimenticare di difendere prioritariamente i cittadini e le loro famiglie. Guai a privare l’essere umano di un diritto che non può non nascere con lui/lei.

Gentili Presenti, per ciò che riguarda la difesa del territorio, gradiamo dunque tenere presente questa basilare distinzione. Perché ben magra figura ci hanno fatto e continueranno a fare coloro i quali, pur magari difendendo i diritti umani nel terzo mondo, proprio nel territorio dove sono nati non sono riusciti a scorgere ed a preservare uno tra i più importanti diritti umani. Chi avesse fatto questo errore, ha un unico modo per ritrovare la sua dignità: quella di impegnarsi affinché sia abrogata la legge che ad un uomo, ad una donna, richiede la Partita Iva come lasciapassare per vivere sulla terra. Questa è una legge inumana, perché l’essere umano nasce senza Partita Iva e con questa legge esso viene totalmente abbandonato nelle mani di imprese, industrie ed enti, senza che abbia più un minimo di autonomia economica e di pensiero. Va quindi cancellata quanto prima possibile.

Gentili Presenti, amministratori, politici ed attivisti pensano ed agiscono come se Internet non avesse ancora apportato alcuna novità. Anche quelli che vorrebbero essere progressisti intervengono tutt’ora sulla società, sulle persone, sull’ambiente, con la stessa ignoranza e superficialità con la quale sono sempre intervenuti prima dell’avvento della Grande Rete, prima che i cittadini potessero crescere interiormente, accedendo direttamente al sapere e comunicando altrettanto direttamente tra loro. Ebbene: mostriamo loro cosa è stata capace di fare Internet. Mostriamo loro che il livello d’intervento culturale, sociale, politico, deve ora necessariamente alzarsi di livello e raggiungere una piena coerenza di pensiero e correttezza d’analisi e di conclusioni, se si vuole che abbia successo.

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares