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La crisi di coppia: comunicazione e intimità

​La tenuta del legame di coppia oggi è in pericolo. La pandemia attualmente non sta causando solo milioni di morti ma sta influenzando anche la vita di ognuno di noi a partire proprio dalla vita di coppia nella sua sfera più intima. Secondo l’Associazione nazionale divorzisti italiani, nel 2020 c’è stato un aumento delle separazioni rispetto al 2019 del 60%. La convivenza forzata, che molte famiglie hanno dovuto affrontare, ha fatto emergere problematiche già esistenti riguardo la comunicazione e l’intimità tra i partner.

Bagarozzi (2001) definisce l’intimità come prossimità, somiglianza e una comunicazione personale romantica o emotiva che richiede la conoscenza e la comprensione di un’altra persona per esprimere pensieri e sentimenti. L’intimità è fortemente associata alla qualità della vita delle coppie ed è spesso indicata come un bisogno psicologico di base e una delle caratteristiche chiave della comunicazione coniugale che ha un impatto sull’adattamento e sulla salute mentale, come la riduzione del rischio di depressione e l’aumento della felicità e del benessere delle persone. L’intimità è un fattore determinante nella riduzione degli effetti dello stress quotidiano all’interno della relazione tra i coniugi (Harper, Schaalje, & Sandberg, 2000). Inoltre, è stato osservato come ci sia una significativa correlazione tra l’intimità presente nella coppia con la soddisfazione sessuale e l’impegno matrimoniale (Taghiyar, Mohammadi, 2015). Al contrario, la mancanza di intimità è una delle cause più comuni di angoscia e rottura tra le coppie, avendo un impatto negativo sulla relazione. Di conseguenza, porta a incompatibilità e causa stress provocando disadattamento psicologico, depressione, disturbi emotivi e mentali (Yoo, Bartle-Haring, Day, & Gangamma, 2014).

Bagarozzi nel 2001 ha descritto le varie sfere di intimità nella coppia. Le principali sono:
– l’intimità emotiva: descritta come la condivisione di tutte le emozioni, sia quelle positive che quelle negative, con il coniuge;
– l’intimità psicologica: implica la condivisione di problemi personali, informazioni, speranze, paure, desideri e sentimenti sul sé con il coniuge;
– l’intimità fisica: il bisogno del partner di contatto fisico come abbracciarsi, tenersi per mano e contatti non sessuali;
– l’intimità sessuale: implica l’espressione di pensieri, sentimenti e desideri che hanno una natura sessuale e sono utili a suscitare la stimolazione e la soddisfazione sessuale;
– l’intimità temporale: indica la misura in cui le coppie tendono a trascorrere il loro tempo quotidiano insieme;
– l’intimità comunicativa: definita come la creazione di una relazione di rispetto, impegno ed emozioni positive in modo che i coniugi si sentano valorizzati e rispettati;
– l’intimità sociale ricreativa: richiede di coinvolgere il coniuge nelle responsabilità, trascorrere le vacanze, divertirsi in attività e tempo libero, e condividere esperienze ed eventi quotidiani.

Molti terapeuti, in questi ultimi anni si sono focalizzati sulla formazione di interventi mirati proprio a migliorare questi aspetti dell’intimità, anche fornendo alle coppie strumenti relativi all’ascolto attivo, alla comunicazione dei bisogni e dei sentimenti (Etimadi et al., 2014).
Infatti, la comunicazione è uno degli aspetti fondamentali per creare intimità tra i partner. Gottman ha recentemente indicato i principali ostacoli della comunicazione nella coppia chiamandoli “The Four Horseman of Apocalypse” (i quattro cavalieri dell’apocalisse). Metafora usata per descrivere gli stili comunicativi che possono portare alla fine di una relazione.
Il primo è l’ipercriticismo verso il partner inteso come attacco alla persona e non come una rimostranza riguardo ad un evento specifico. Si considera un attacco alla persona una situazione in cui il partner viene criticato rispetto alle caratteristiche centrali della sua personalità. Un esempio di rimostranza è: “ero spaventato, eri in ritardo e non mi hai chiamato. Pensavo fossimo d’accordo che ci saremmo avvisati a vicenda in caso di ritardo” mentre un esempio di critica verso il partner è: “non pensi mai a quale effetto hanno i tuoi comportamenti sugli altri! Non credo che tu ti sia dimenticato, sei solo un egoista. Non pensi mai a me!”.

Il secondo cavaliere è il disprezzo: atteggiamenti come battute sarcastiche, schernire o inviare messaggi non verbali tipo “alzare gli occhi al cielo”, possono far sentire l’altro disprezzato e senza valore.
Il terzo è l’atteggiamento difensivo ed è tipico in risposta al criticismo. Questo errore di comunicazione è molto comune nelle coppie che sono in crisi. Quando ci sentiamo accusati ingiustamente, cerchiamo scuse e giochiamo alla vittima innocente. Sfortunatamente queste strategie hanno poca possibilità di successo perché trasmettono al partner il messaggio che le loro rimostranze hanno poco valore e che non ci prendiamo la responsabilità del nostro agire.

Il quarto cavaliere è il “mettere un muro” tra noi e il nostro partner. Usualmente è una risposta al disprezzo. Di solito accade quando, chi ascolta, si ritira dall’interazione smettendo di rispondere al partner e, piuttosto che confrontarsi sui temi emersi, mette in atto strategie evasive. Questo, di solito accade quando la persona si sente sopraffatta diventando però una cattiva abitudine. In questo caso sarebbe consigliabile chiedere al partner di fare una pausa dalla discussione per riprenderla in un secondo momento.
In conclusione, sarebbe importante mettere in atto degli interventi preventivi mirati a queste dinamiche di coppia aiutando le persone a migliorare le loro capacità di comunicazione e fornendo strumenti per rafforzare l’intimità, in quanto sarà più difficile aiutarle nel momento in cui la coppia cade in una crisi profonda.

 

Lorenzo Raybaudi Massilia
Tutor: Fabiana Salucci

 

 

Bibliografia
– Bagarozzi, D. A. (2001). Enhancing intimacy in marriage: A clinician’s guide. Routledge
– Etimadi, O., Amin Jafari, B., & Shah Seyah, M. (2014). The Impact of Collective Instruction of Couples Based on Relationship Therapy Approach on Increasing Marital Intimacy of the Couples of Shahid Families of the City of Isfahan. ISWF. mags, 2(2), 13-38.
– Harper, J. M., Schaalje, B. G., & Sandberg, J. G. (2000). Daily hassles, intimacy, and marital quality in later life marriages. American Journal of Family Therapy, 28(1), 1-18 (Harper, Schaalje, & Sandberg, 2000).
– Taghiyar, Z., Mohammadi, K., & Zarie, E. (2015). The survey of relationship between sexual satisfaction and marital commitment with marital intimacy in Esfahan couples. South Journal of Educational Psychology and Counseling, 2(1), 44-49.
– Yoo, H., Bartle-Haring, S., Day, R. D., & Gangamma, R. (2014). Couple communication, emotional and sexual intimacy, and relationship satisfaction. Journal of Sex and Marital Therapy, 40(4), 275-293.

Sitografia
https://www.gottman.com/blog/the-fo...

Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay 

Foto Pixabay

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