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La circoncisione

Gli aspetti storici, medici e culturali di un tema discusso

La circoncisione degli individui di sesso maschile – bambini o adulti che siano – consiste nella rimozione chirurgica del prepuzio, la pelle che ricopre il glande, la parte terminale del pene. É una procedura antichissima, forse il primo intervento chirurgico che sia mai stato utilizzato in un individuo della nostra specie, (è praticata da oltre 15.000 anni) ed è stato, e continua a essere, eseguito per un gran numero di motivi di ordine culturale, religioso (soprattutto) e medico. Eppure, dopo tanti secoli, non c’è ancora accordo su alcune importanti domande: è realmente necessario? Quali sono, se ne esistono, i suoi effetti benefici? E quali le complicazioni? Trattandosi di una delle operazioni maggiormente eseguite nel mondo (in alcuni Paesi viene praticata su oltre il 90% dei cittadini di sesso maschile) la cosa è piuttosto strana.

La circoncisione era praticata nella penisola araba già nel IV millennio a.e.v. quando i sumeri e i semiti si spostarono verso la Mesopotamia; la prima testimonianza viene dall’antico Egitto, dove era praticata per ragioni igieniche ma anche perché era associata allo sviluppo intellettuale e spirituale. Trovò poi particolare rilievo tra gli ebrei. Nella Genesi (17, 9-12) si legge:

“Disse Dio ad Abramo: «Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione. Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra di voi ogni maschio. Vi lascerete circoncidere la carne del vostro membro e ciò sarà il segno dell’alleanza tra me e voi. Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra di voi ogni maschio di generazione in generazione, tanto quello nato in casa come quello comperato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe»”.

Nelle terre a sud est del Mediterraneo divenne quasi obbligatoria per i musulmani, che la considerarono ben presto essenziale e che poi la esportarono in Africa. É probabile che in molte comunità primitive fossero …


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Carlo Flamigni

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