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L’Ora di Napoli

Dopo 33 anni di attesa infinita la squadra partenopea torna sul tetto d'Italia (3° Titolo dopo quelli del 1987 e 1990 vinti con Diego Maradona).

E finalmente scoccò la tanto agognata ora del trionfo!

Trentatré lunghi e interminabili anni. Tanto ha dovuto attendere Napoli per riconciliarsi con la storia. Un'attesa infinita, di quelle che sgretolano la pazienza e mettono a dura prova la speranza, lasciando insinuare le inquietudini più marcate e le negatività di pensiero più oscure. Un periodo senza fine in cui la prosa delle frustrazioni ha dovuto cedere il passo all'avvilita poesia della malinconia. Un lasso temporale d'astinenza che nel contempo ha però ingolosito il desiderio, l'ambizione, la brama, ridando slancio alla nostalgia dei tempi aurei, alle emozioni mai del tutto sopite, alle trepidazioni più ardenti. Oltre tre decenni in cui il presente si faceva sempre beffe del passato prossimo e del passato remoto, ingannandolo, illudendolo, per poi mortificarlo, offuscandone via via il ricordo, confinandolo sempre più negli angoli angusti della memoria di non molti fortunati eletti. Ad un certo punto i sogni di gloria parevano pronti a scansarsi, per far transitare la realtà, quella sgraziata, uggiosa, scomoda. Quella che non vorresti mai degnare di uno sguardo, ma che per ordini superiori ti vedi costretto a riverire, ad omaggiare obtorto collo. E lei, l'altezzosa realtà, che procedeva incurante di tutti, ben lungi dallo scendere a patti con la tradizione, sempre cocciuta nel concedere asilo ai soliti noti, ai soliti medagliati della prima ora.

Poi ecco d'un tratto che le nubi del pessimismo iniziano a diradarsi, la luce dell'amenità comincia timidamente a farvi capolino, illuminando la speranza agonizzante, la mal riposta fiducia nell'avvenire. Col trascorrere dei giorni e delle settimane quello che dapprima era un chiarore diventa lentamente qualcosa di sempre più lucente, sino a diventare abbagliante. Le sensazioni mutano quindi in certezza. E l'irreale sovrasta la realtà. Per eclissarla dietro uno strato di magnificenza, di splendore opulento. Allora si rinasce a nuova vita, ammantati di giubilo, ricoperti di orgoglio, rivestiti della beatitudine eterna.. Oggi non ci sono più paure, delle titubanze non v'è traccia, le incertezze non albergano più da queste parti, e pure le scaramanzie sono scomparse. L'ora zero è arrivata. Con ritardo sì, è vero, ma alla fine è arrivata. L'assalto al palazzo del potere è stato compiuto. Il momento del trionfo è finalmente scoccato. Il suo suono riecheggia potente nell'aere. Risuona nell'infinito. Perciò, caro Napoli, goditela tutta. Perché ormai la storia è qui, e non può più fuggire. Incorniciata d'oro tutta per te. Oggi. Domani. Per sempre.

Alberto Sigona

Foto: SSC Napoli/Facebook

 

 

 

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