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Kyenge, Calderoli, Borghezio e il rito tribale. Succede solo in Italia


(Sì, solo da noi)
 

13 luglio 2013, il vicepresidente del Senato Roberto Calderoli paragona il ministro Kyenge ad un orango:
"Ogni tanto smanettando con internet vedo le foto del governo italiano, e cazzo, quando viene fuori la Kyenge resto secco. Io sono un amante degli animali, ho avuto tigri, orsi, le scimmie e tutto il resto, pure i lupi c'ho avuto. Ma quando vedo le immagini della Kyenge con le sembianze di un orango io resto sconvolto, non c'è niente da fare".
24 settembre 2013, Africa, in un villaggio sull’altopiano del Katanga, nel Congo,il padre del ministro per l'Integrazione Cécile Kyenge prega, in una sorta di danza tribale, "per cacciare gli spiriti maligni da Calderoli".
"Signore, nella tua misericordia ci hai detto di pregare per chi ci perseguita, per chi ci ingiuria e per chi ci maltratta. Non siamo contro Calderoli, ma contro lo spirito che lo ha spinto a ingiuriare. Tu che puoi punire o perdonare, libera questo tuo figlio dalla malvagità dello spirito. Fai che riconosca il suo peccato e che porti il suo pentimento davanti a Cécile".
25 settembre 2013, non si fa attendere la contromossa dell'eurodeputato leghista Mario Borghezio.
"Il rito di tipo vudù celebrato in Congo dal Kyenge-papi in veste di capo stregone della sua comunità ufficialmente per estirpare dal corpo del senatore leghista Calderoli gli spiriti maligni, ma con quali reali finalità magiche non è dato conoscere, è a dir poco preoccupante: se fossi in Roberto, un pensierino a un esorcismo o, quantomeno, una congrua benedizione anti-fattura correrei subito a farmelo praticare".
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