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«Io capitano» – Matteo Garrone

visto da Francesco Masala

al cinema l’ottimo film di Matteo Garrone. A seguire un pensiero per Giuliano Montaldo, con un film recente che lo vede protagonista, visibile su Raiplay e alcune interviste, sempre su Raiplay

Tutti i film sono politici*, nelle mani di chi li scrive e/o negli occhi di chi li guarda.

Il film è stato, secondo me giustamente, premiato a Venezia, sia il regista del film Matteo Garrone (Leone d’Argento per la miglior regia) che Seydou Sarr (Premio Marcello Mastroianni al miglior attore esordiente) sono stati premiati.

La storia è semplice, due ragazzi senegalesi vogliono andare in Europa, per curiosità, come capita ai giovani, raccolgono i soldi, lasciano le famiglie, e fanno il viaggio.

Ne vedranno di tutti i colori, rischieranno la vita tutti i giorni, nel deserto, in Libia, in mare, senza perdere la tenerezza (per usare le parole di Paco Ignacio II Taibo riferite a Che Guevara)

E ci riescono, salvando la vita di tutti i migranti sul barcone.

La grandezza del film è che è raccontato con gli occhi di Seydou, senza prediche né teoremi, in un mondo in cui le migrazioni sono diventate un problema di ordine pubblico, e chi è contro la narrazione del potere viene emarginato, sequestrato, zittito, a volte messo in galera, come sarà capitato a Seydou, eroe per tutti, ma scafista da mandare in prigione, come Pinocchio (ascolta QUI).

Non perdetevi Io capitano, il cinema vi aspetta.

Ps: segnalo due film che raccontano la migrazione con gli occhi dei ragazzi e delle ragazze:

14 kilómetros, di Gerardo Olivares (si può vedere QUI)

La gabbia dorata(La jaula de oro) di Diego Quemada Diez (si può vedere QUI)

Nana (si può vedere QUI), un cortometraggio José Javier Rodríguez Melcón (Premio Goya al mejor cortometraje de ficción nel 2005)

* “L’Europa è un giardino. Abbiamo costruito un giardino… Il resto del mondo non è esattamente un giardino. La maggior parte del resto del mondo è una giungla e la giungla potrebbe invadere il giardino”, dice Josep Borrell (novello conquistador), degno rappresentante di un’Europa colonialista, genocida, razzista, imperialista (come tutto l’Occidente, in Australia e negli Stati Uniti d’America, non erano europei gli assassini dei nativi?).

Se pensi alle parole di Borrell, quali migliori parole di supporto per i trafficanti di esseri umani, quale miglior pubblicità per attirare clienti per andare nel paradiso europeo?

Secondo me nelle loro pagine social i trafficanti usano proprio le parole di Borrell per attirare i clienti.

Eppure basterebbe far arrivare gli africani in Europa con semplici economici e regolari viaggi in aereo, come possono fare gli europei che vanno in Africa, no?

Questo stroncherebbe l’economia mafiosa e assassina dei trafficanti, e anche sequestrare i loro soldi depositati nelle banche non sarebbe impossibile.

Volendo si potrebbe, ma solo i russi e i cinesi sono nemici, i trafficanti sono amici…

https://markx7.blogspot.com/2023/09/io-capitano-matteo-garrone.html

Tutto quello che vuoi – Francesco Bruni

un film che non ti aspetti, un viaggio nella conoscenza di due persone che sembrano lontanissime, Giorgio, che ha l’Alzheimer, vuole stare con Alessandro, e Alessandro piano piano vuole bene al vecchietto.
nel film c’è spazio anche per un mistero, il poeta l’ha scritto come sa fare lui, i ragazzi si buttano in una caccia al tesoro.
niente sembra fuori posto, ogni follia ha una sua logica, nascosta.
Giuliano Montaldo sembra che abbia fatto sempre l’attore, ha imparato molto dai grandi che ha diretto da regista, riesce a essere un personaggio divertente e triste nello stesso tempo.
una commedia che fa ridere, emozionare, coinvolgere.
da non perdere – Ismaele

QUI il film completo, su Raiplay

 

ricordi di Giuliano Montaldo, su Raiplay

https://www.raiplay.it/programmi/giulianomontaldo-quattrovolteventanni

https://www.raiplay.it/programmi/veraandgiuliano

https://www.raiplay.it/programmi/giulianomontaldo-incontriravvicinati

Questo articolo è stato pubblicato qui

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