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In onda il marketing del miracolo

Mercoledì a Pomeriggio Cinque, la popolare trasmissione dell’ammiraglia delle reti Mediaset, condotta da Barbara d’Urso, ancora una volta in primo piano tre testimonianze di guarigioni ritenute miracolose e preannunciate dalla conduttrice all’inizio del programma come “autentiche”.

Prima una coppia di coniugi pavesi con due bambine al seguito, una delle quali, secondo quanto dichiarato dalla mamma, a seguito di una grave caduta durante la quale ha sbattuto violentemente la testa, ricoverata in ospedale per il grave trauma, è stata guarita grazie ad una immaginetta di Padre Pio che la signora ha continuato a passarle in tutto il corpo. In collegamento poi un’anziana signora della provincia di Chieti, guarita da una grave forma di leucemia, dopo avere visto in sogno il giudice Rosario Livatino che le annunciava il prodigio; questo miracolo è stato preso in considerazione per avviare la causa di beatificazione del magistrato ucciso dalla mafia. La d’Urso, che ha perso la mamma per la stessa malattia, non ha potuto trattenere le lacrime in diretta. Infine una ragazza siciliana, la quale ha raccontato che ancora infante, anche lei colpita da una grave patologia che le impediva finanche di nutrirsi, si è vista cadere nella culla un quadretto raffigurante la Madonna; scomparsi tutti i sintomi della malattia, per di più l’immagine ha cominciato a “lacrimare”.

In studio presente Paolo Liguori, direttore di TGCom, il quale ha ribadito che “certe cose non si possono spiegare con la scienza” e che “bisogna avere molto rispetto per le testimonianze come queste”, mentre in collegamento Marco Adinolfi, direttore di The Week, unica voce dissonante, nel suo intervento ha detto :“mi riesce difficile pensare ad un Dio che agisce selettivamente guarendo una persona e lasciando altre milioni in preda alla stessa malattia” e che “bisognerebbe credere ai medici piuttosto che alle immaginette lacrimanti”.

Stefano Marullo

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