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In chiesa anche ai tempi del coronavirus: la decisione del Ministero della Salute

La clericalata della settimana è del Ministero della Salute che ha comunicato che l’emergenza coronavirus non impedisce di recarsi a pregare nei luoghi di culto. Un privilegio rispetto a chi religioso non è, costretto a maggiori restrizioni, e un potenziale pericolo per tutti.

Ogni settimana l'UAAR pubblica una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione UAAR è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

Il deputato Nunzio Angiola (Gruppo Misto), si è detto contrario alla chiusura delle chiese a scopo cautelativo per contenere il coronavirus, polemizzando con il virologo Roberto Burioni che si era espresso a favore: “un provvedimento eccessivo, mai preso neanche in epoca medievale”.

Il sindaco di Sassuolo (MO) Gianfrancesco Menani, insieme a rappresentanti delle istituzioni e sacerdoti, indossando la fascia tricolore ha deposto fiori sotto una statua della Madonna e ha chiesto di pregare per fronteggiare il coronavirus. Il gesto è stato rilanciato dalla pagina Facebook del Comune, immortalato in una foto con i presenti, ammettendo candidamente che “non è stata rispettata la distanza di un metro tra tutti, ma si è trattato di un solo istante e naturalmente per il bene di tutti noi”.

La senatrice Licia Ronzulli (Forza Italia) ha attaccato il programma di Rai1 “Vieni da me” per aver intervistato una poetessa trans, lamentando che “disforia di genere e transessualità non sono argomenti che si possono trattare in fascia protetta”.

Il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas ha annunciato che “come cristiano” ha accolto l’invito dell’arcivescovo di Cagliari per chiedere l’intercessione di sant’Antioco, della Madonna di Bonaria e di sant’Efisio per contrastare la pandemia.

Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha affidato la città alla Madonna per fronteggiare il coronavirus, esponendo un drappo della patrona della città sulla facciata del Comune.

Il sindaco di Diamante (CS) Ernesto Magorno ha fatto esporre sul balcone del municipio un’immagine della Madonna, patrona della cittadina, proclamando: “come i nostri avi, ai quali […] concesse protezione dalle epidemie, dalla guerra e dalle calamità, anche noi, figli di questo tempo […] ci affidiamo alla tenerezza e all’intercessione potente della nostra Immacolata”.

Il sindaco di Galatone (LE) Flavio Filoni ha portato il gonfalone del Comune in una chiesa per chiedere la protezione divina contro il coronavirus.

Il sindaco di Chiavenna (SO) Luca Della Bitta “pubblicizza” il servizio di messe via streaming di una parrocchia della zona. Anche il sindaco di Rapallo (GE) Carlo Bagnasco ha fatto rilanciare sui canali social del Comune la messa in streaming trasmessa da una chiesa della zona.

La redazione

Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay 

Questo articolo è stato pubblicato qui

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