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Il limes romano e gli attuali confini dell’Europa

Nonostante il lasso temporale intercorrente, è possibile compiere un interessante parallelismo che illustra analogie e dicotomie.

Evoluzione dell'arcaico pomerium (sacra delimitazione di città, municipia e coloniae), il limes è il confine-barriera a protezione e controllo del vasto Impero romano, costituito mediante l'egemonica espansione territoriale e multietnica anche nell'ambito dello strategico bacino mediterraneo (mare nostrum). Inizialmente, si impiega quasi sempre la forza mediante il bellum iustum (guerra giusta) che non riconosce i principi di autodeterminazione dei popoli e genera un'immigrazione prevalentemente collettiva. Successivamente, dalla fase storico-giuridica del Principato, si ricorre al più frequente strumento diplomatico dei foedera (i trattati, originariamente stipulati dai sacerdoti feziali) rispetto al bellum iustum che diviene extrema ratio. Ai popoli assimilati (romanizzazione) sia nelle province sia nei vari stati clienti, regni vassalli e protettorati che sono privi di effettiva autonomia, in quanto assoggettati al potere centrale di Roma, vengono riconosciuti diversi iura (in via esemplificativa: ius suffragiiius honorumius connubiiius commerciiet munera (censusmilitia, tributum). Le frontiere sono collegate da una fitta rete viaria e variano secondo la conformazione geografica (dal Vallo di Adriano in Britannia al deserto nord-africano). 

Vicerversa, l'Unione europea si caratterizza per la continua espansione integratrice (nell'ambito dell'iter di europeizzazione) di precostituiti Stati che rispettino i criteri di Copenaghen (oggettivo: almeno una parte del territorio deve essere in Europa; soggettivo: l'effettivo riconoscimento dei diritti umani). La parziale cessione di sovranità nazionale (domestic jurisdiction) implica che agli abitanti (persone fisiche e giuridiche) siano attributi precisi diritti (in via esemplificativa: libertà di circolazione e soggiorno, elettorato attivo e passivo, tutela diplomatica e consolare di qualsiasi Stato membro) e indeterminati doveri (perché, de facto, nessuno trattato o atto derivato ne fornisce un elenco), il riconoscimento del principio di autodeterminazione dei popoli, la conseguente tutela delle minoranze etniche, la facoltà di recesso del singolo Stato membro (introdotta dal Trattato di Lisbona e secondo un iter interno all'UE) e la legittima difesa quale extrema ratio rispetto alla diplomazia.

Mentre il diritto romano è imposto ai popoli conquistati (secondo il principio di territorialità), annullando gli iura propria, e la cittadinanza romana (civitassostituisce quella autoctona della persona fisica (in virtù della Constitutio Antoniana del 212 d.C.), il diritto unionale è preminente su quello nazionale, ove la norma giuridica nazionale viene disapplicata in caso di antinomia e la cittadinanza europea (introdotta dal Trattato di Maastricht) si aggiunge a quella nazionale. Il peculiare principio romano del postliminium sospende gli iura del civis Romanus che si trova in territorio straniero per volontà (postliminium recipi), sorpreso da una dichiarazione di guerra o inserito nelle liste dei prigioneri che il nemico deve rendere a Roma in virtù di un trattato di pace siglato (postlinium in pace) oppure catturato dal nemico durante la guerra (postliminium in bello mediante la captivitas). Il civis Romanus riacquisisce gli iura al rientro nel territorio dell'impero o di alleati (unici esclusi: i soldati arresisi vilmente al nemico durante la guerra, i ribelli e i disertori, in quanto tali loro condotte sono considerate imperdonabili offese alla dignità del populus Romanus e destabilizzanti la Pax Deorum). Oggi, invece, la sospensione non esiste, bensì l'eventuale perdita della cittadinanza e dei connessi diritti secondo le norme giuridiche nazionali vigenti in materia e a livello unionale.

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Evoluzione dei confini a oggi
Evoluzione dei confini: dalla massima estensione dell’Impero romano con Traiano all’UE.

In tale ambito, l’acquis di Schengen (Accordo e Convenzione, entrati pienamente in vigore nel 1995 e accettati automaticamente dallo Stato aderente, come la Croazia, 28° membro UE dal 1° luglio del corrente anno, in forza del Trattato di Amsterdam che li annovera nell’acquis communautaire) rappresenta la chiave di svolta: il confine diviene filtro (anche di un’immigrazione prevalentemente individuale) e si divide in esterno (labile frontiera comune di competenza del singolo Stato membro interessato) verso i Paesi extra Ue per diverse ragioni (geopolitiche, culturali, socioeconomiche) e interno (fra gli Stati membri, privo di frontiere, salvo il provvisorio ripristino per la sicurezza nazionale mediante la clausola di salvaguardia). Recentemente, Consiglio e Parlamento UE hanno novellato parzialmente l'acquis di Schengen. In particolare, è stabilito che le squadre d'ispettori possono effettuare controlli sull'effettivo rispetto dei confini interni (senza preavviso) ed esterni (con almeno 24 ore d'anticipo). 

In sintonia con vari storiografi, tracce d'identità europea sono ravvisabili sin dall'Antica Roma. In primis, si assiste a una certa uniformazione dello spazio europeo, assimilante diverse culture e popoli (in particolare, da Augusto) che sono sottoposti a medesimi amministrazione, legge, lingua, esercito e commercio. In secundis, si riscontra la preminenza della religione cristiana come culto ufficiale (con Costantino, dall'Editto di Milano). La visione universalistica è ripresa nei successivi secoli, particolarmente da Carlo Magno che aspira alla riviviscenza dell'Impero romano. Infine, è possibile individuare un primordiale diritto unionale nel medievale ius commune (civile + canonicum) che è applicato in via principale o sussidiaria agli iura propria dei vari ordinamenti, i capitolari carolingi e il codice napoleonico.

Conclusive curiosità:

- Il tracciamento dei confini è affidato agli agrimensores (i geometri dell'epoca) che impiegano la groma.

- Augusto è sia inventore del fiscus e dell'Euro ante litteram sia conquistatore della penisola istriana (Benito Mussolini si ispirerà a lui) e divisore dell'Italia in regioni (soprattutto ai fini fiscali, laddove i tributi sono riscossi dai pubblicani, i.e. gli esattori ante litteram).

- La massima estensione dell'Imperium è raggiunta sotto l'imperatore Traiano. 

- Il codice napoleonico è il primo codice civile moderno del "vecchio continente", dal quale anche il nostro primo codice civile (c.d. Pisanelli, dal Ministro Guardasigilli allora in carica) attinge.

- Anche Stati non membri UE (es.: la vicina Svizzera) aderiscono all'acquis di Schengen, in forza di appositi accordi bilateriali.

- Il Parlamento europeo ha proclamato il 2013 quale Anno europeo dei cittadini (per approfondimenti, vedesi particolarmente il sito internet www.europacittadini.it).

 
 

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