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 Home page > Tribuna Libera > Il cambiamento è rinviato.

Il cambiamento è rinviato.

Prosegue la missione del Governo del cambiamento.

Ma quale cambiamento?

Non è la soluzione dei problemi, quanto un processo sommario e nella pubblica piazza della “vecchia” politica.

 

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L'unica reale novità, l'unico vero contributo, tutt'altro che positivo, di questo governo è quello di portare nelle istituzioni non tanto i cittadini, quanto le frustrazioni del popolo.

I due vicepresidente, e tutta la claque al seguito, invece di introdurre nel dibattito elementi utili alla soluzione dei problemi, continuano la campagna elettorale, quel processo inarrestabile del “racchetamento voti”, emettendo dispositivi di condanna nei confronti della vecchia politica, dati in pasto ad un affamato popolo sovrano.

Forse, non bisogna meravigliarsi.

Forse, il vero obbiettivo che si propone questo Governo, il vero cambiamento è di trasformare le Istituzioni in un "social", fatto di mi piace e condivisioni.

No. La politica è un altra cosa.

Dei processi, delle indagini, delle condanne si occupa la magistratura, o almeno dovrebbe. La politica “deve” risolvere i problemi dei cittadini.

In realtà accade qualcosa di strano, e non da oggi. Un mondo tutto alla rovescia.

La magistratura “fa politica” ed i politici “fanno i magistrati”.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di paolo (---.---.---.49) 30 agosto 2018 11:23
    E’ una vita che sostengo che viviamo in un mondo alla rovescia.
    Ma vorrei segnalare a Giardina che almeno un cambiamento c’è già stato, ovvero quello che a marzo ha bocciato sonoramente una classe politica, o meglio un intero establishment, che definire indecente è puro eufemismo. Non mi sembra un fatto da poco.

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