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Il business di WikiLeaks?

A volte è interessante sapere come nasce la stesura di un pezzo. Ogni blogger, ogni individuo, ogni persona ha un suo modo di procedere, di percepire le cose, nello stato presente delle cose. Pensavo alle parole di Curzio Maltese, lette sul Venerdì di Repubblica di questa settimana : "Con la recessione in marcia, ormai il problema dell'Italia non è più se eviteremo il default, ma come affrontare l'inevitabile bancarotta".

Ed allora decido di andare a fare una visita al sito della Ragioneria Generale dello Stato. Provo e riprovo, ma niente di niente. La pagina non si carica.
Allora tento con quello della Corte dei Conti e leggo un pezzo interessante, l'Audizione del Presidente della Corte dei conti presso le Commissioni riunite V, VI della Camera dei deputati e 5° Senato della Repubblica sul DL n. 201/2011.
 
In sostanza la Corte dei Conti critica, e duramente anche, la manovra Monti in tema di pensioni, sostenendo che il contenimento delle dinamiche assolute di spesa non è,tuttavia, sufficiente a ripristinare i livelli programmatici in quota di Pil, assunti a inizio legislatura. Come illustra il grafico ( pubblicato sul loro sito), anche con le misure del DL 201/2011, le uscite previdenziali rimarrebbero costantemente al di sopra del 15 per cento del prodotto, valore distante da un obiettivo originariamente fissato intorno al 14,3 per cento.
 
E se ciò non bastasse specifica che i soggetti colpiti da questa discontinuità pagano un indubbio prezzo alle esigenze di razionalizzazione del sistema e subiscono una chiara penalizzazione rispetto a quanti hanno fruito di una transizione più graduale, soprattutto per il brusco spostamento in avanti dell’età di accesso alla pensione di anzianità (il cosiddetto accesso anticipato alla pensione). Critiche anche forti sulla questione indicizzazione pensioni:  Essa appare inoltre criticabile per il fatto di accompagnare altri interventi che, all’interno dello stesso DL 201/2011, determineranno un aumento dell’inflazione nello stesso biennio a cui si riferisce la sospensione dell’adeguamento automatico.
 
Di tutto ciò, i media di Stato hanno detto poco o nulla. Anzi, forse nulla. Mi accendo una sigaretta. Rifletto. Ma non so per quale motivo, decido di fare una visita a Wikileaks. Come ben sapete, su Wikipedia, si legge testualmente che WikiLeaks (dall'inglese "leak", "perdita", "fuga [di notizie]") è un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro (not-for-profit) che riceve in modo anonimo, grazie a un contenitore (drop box) protetto da un potente sistema di cifratura, documenti coperti da segreto (segreto di stato, segreto militare, segreto industriale, segreto bancario) e poi li carica sul proprio sito web.
 
Senza scopo di lucro. Ma, sulla pagina facebook di Wikileaks viene pubblicizzata la  Official WikiLeaks Merchandise Store. Si trova di tutto ed a prezzi esorbitanti, t-shirt, stickers, buttons, ombrelli, borse ecc ecc. Si legge che il Partner contrattuale per tutti gli ordini effettuati, è sprd.net. di seguito detta “Spreadshirt”.
 
Sul sito di questa società si legge che nel tuo negozio Spreadshirt realizzi dei nuovi prodotti , scegliendo dall' assortimento offerto da Spreashirt, decorandoli con Motivi personali per poi metterli in vendita . Il negozio Spreadshirt è del tutto gratuito e per ogni prodotto venduto ricevi una provvigione di un ammontare da te stabilito.
 
Certo, molti diranno che trattasi di una libera, liberissima specie di operazione di autofinanziamento di e per Wikileaks. Siamo certi di ciò?
 
Io nutro qualche dubbio, ma in ogni caso e senza caso, abbiate l'accortezza di non dire e scrivere più che Wikileaks è una organizzazione senza scopo di lucro. Almeno con la certezza tipica di questo sistema.
 
Di norma è una organizzazione no profit quella che, non avendo scopi di lucro, e non essendo destinata alla realizzazione di profitti, reinveste gli utili interamente per gli scopi organizzativi.
 
Però se leggete la relazione di trasparenza per vedere come le offerte, numerose, raccolte per WikiLeaks da Wau Holland Foundation sono o sarebbero state impiegate per l'esercizio 2010 qualche ulteriore dubbio emerge.
 
Le voci:

 

REDDITO: 1.331.698 0,19 

Spese: 401.824 0,62 

così divise:

Campagne: 143.305 €

Spese di viaggio: 62.053 €

Consulenza legale: 32.944 €

Compensi 104.477 €

Infrastruttura 59.5925 € 

Ed il resto? Non è dato sapere...

 
Tutte accompagnate da generiche note di spiegazione. Lo stesso non può dirsi per l'operazione Official WikiLeaks Merchandise Store.
 
Nessuna operazione trasparenza. Sempre che trasparenza possa definirsi visto e rilevato che la enormità delle cifre trattate e la genericità delle voci corrispondenti possono voler dire tutto o niente. Siamo certi che dietro Wikileaks non si nasconda una studiata operazione di mero profitto? Sia esso politico che economico?

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