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Il blocco dell’FBI del poker online USA sarà la salvezza dei casinò?

Sono passati pochi giorni dal blocco delle tre principali poker room americane, Pokerstars, Full Tilt Poker e Absolute Poker, da parte del FBI. Il mondo del poker USA sta cercando di abituarsi alle conseguenze di questo tsunami del tavolo verde, come è stato definito dalla stampa locale.

Intanto, nonostante il danno apportato alle poker room e ai giocatori online, sia i giocatori delle partite high stakes che quelli che giocano a poker per arrotondare il bilancio mensile, pare che ci sia comunque qualcuno che riuscirà a trarre beneficio delle misure prese dalle autorità federali: i casinò terrestri.

Diverse case da gioco di Los Angeles hanno registrato, negli ultimo giorni immeditamente dopo il blocco dell’FBI, un netto aumento del numero di giocatori di poker. Secondo quanto riferito dal personale dei casinò, è facilmente riconoscibile che si tratta di giocatori di poker online che vogliono continuare a giocare a poker. Questi giocatori si distinguono per l’abbigliamento – felpe con cappuccio e occhiali da sole, ma soprattutto per lo stile di gioco che è iperaggressivo e veloce. Per un giocatore online, che gioca contemporaneamente a diversi tavoli e a un ritmo a volte doppio di quello di un casinò terrestre, il cambiamento non è facile.

Il blocco delle poker room online negli Stati Uniti potrebbe quindi essere una vera e propria manna per i casinò, che dal 2007 stanno attraversando un serio periodo di crisi e non riescono a risollevarsi dalle conseguenze della crisi economica che ha colpito gli USA e il mondo a fine 2007. Bisognerà vedere i futuri sviluppi della faccenda per capire quanto questa mossa delle autorità federali sarà definitiva e duratura.

di Gianna Fracchi

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