• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Cronaca > I parcheggi della camorra

I parcheggi della camorra

Per la polizia che sta seguendo il caso, non si tratta di una bravata estiva di ragazzetti annoiati, né di un episodio da sottovalutare. Il parabrezza dell’auto di Fabrizio Maddaluno sfondato l’altra notte da un colpo d'arma di fuoco esploso da anonimi pistoleri potrebbe rappresentare il segnale di alcune contrapposizioni all’interno di personaggi del posto legati alla malavita organizzata. Maddaluno, seppure pregiudicato per vari reati, non è mai stato coinvolto in fatti di associazione a delinquere; ufficialmente è disoccupato. Ma è conosciuto bene dalle forze dell'ordine del luogo come parcheggiatore abusivo. Lui è uno dei tanti giovani di Castelvolturno che in estate e nei finesettimana si piazzano ad ogni angolo della località pronti ad accogliere i numerosi automobilisti che qui arrivano per recarsi negli stabilimenti balneari e nelle attività ristorative e a estorcere loro soldi per il parcheggio dell’auto (due euro nei giorni feriali, tre i fine settimana). E non si tratta di improvvisati disoccupati che cercano con questo tipo di attività di sbarcare il lunario. I parcheggiatori abusivi della località domiziana, infatti, sono sempre stati gestiti direttamente dalla criminalità organizzata, che qui aveva fino allo scorso anno in una vecchia e radicata famiglia malavitosa i propri reggenti.

Recenti operazioni della direzione antimafia di Napoli, però, l'ha di fatto annullata. E ai vecchi capi ne saranno sopraggiunti di nuovi; col passaggio, qualcosa nel collaudato business dei parcheggi sarà saltato. Non tutto per i nuovi boss evidentemente sta scivolando liscio. L’atto intimidatorio all’auto di uno dei parcheggiatori abusivi, potrebbe esserne la dimostrazione. Peraltro, nelle ultime settimane ci sono state numerose attività di contrasto del fenomeno dei parcheggi abusivi portate a termine dalle forze dell’ordine. Ci sono stati anche alcuni parcheggiatori arrestati perché colti in flagranza di reato da carabinieri che si erano finti automobilisti in cerca di sostare la propria vettura. Evidentemente i nuovi capi non sono riusciti a gestire alla perfezione gli eventi. Lo sparo dell’altra notte potrebbe essere il chiaro sintomo che qualcosa nel collaudato business si è rotto. Oppure, semplicemente, i soldati stanno accettando malvolentieri gli ordini dai nuovi ufficiali. Pinetamare attende i nuovi sviluppi. Intanto, chiunque in questa località desidera parcheggiare la propria vettura per strada continuerà a pagare due o tre euro a secondo della giornata alla camorra.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares