I lavoratori della scuola saranno senza tutela dagli infortuni sul lavoro?
Quante parole, parole e parole sono state espresse, anche dall'attuale Capo dello Stato in tema di sicurezza sul lavoro? Si dice che è inaccettabile, che è insopportabile, che è insostenibile morire sul lavoro o patire ferite sul lavoro, per il lavoro, durante il lavoro.
Eppure, ancora una volta, queste parole rischiano di divenire, semplicemente espressioni di pura demagogia. Si piangono i morti, si condannano gli omicidi sul lavoro, ma la prevenzione non esiste. E in tempo di crisi, morale, etica, sociale ed economica, cosa ha deciso di fare il Governo tecnico-politico Monti?
Il Decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 - Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici (in G.U. n. 284 del 6 dicembre 2011), come attualmente modificato nel primo passaggio parlamentare, all'articolo 6 afferma testualmente che "ferma la tutela derivante dall'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali, sono abrogati gli istituti dell'accertamento della dipendenza dell'infermità da causa di servizio, del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio, dell'equo indennizzo e della pensione privilegiata. La disposizione di cui al primo periodo del presente comma non si applica nei confronti del personale appartenente al comparto sicurezza, difesa, vigili del fuoco e soccorso pubblico (omissis)."
Hanno abrogato l'Inpdap, associandolo all'Inps, perché non fare lo stesso con la causa di servizio? Il problema, ed è un problema, è che gli infortuni che si possono verificare nella scuola sono da considerarsi infortuni sul lavoro se riferiti a soggetti assicurati INAIL. Sono quindi protetti da assicurazione sociale contro gli infortuni sul lavoro: gli insegnanti e gli alunni che attendono ad esperienze tecnico - scientifiche o esercitazioni pratiche, o che svolgono esercitazioni di lavoro; collaboratori, allorché utilizzino macchine elettriche o informatiche per l'espletamento dei compiti del proprio ufficio o lavoro; gli ausiliari, in quanto svolgono attività di tipo manuale con l'uso di attrezzature o utensili.
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