• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > I cadaveri galleggianti, specchio d’Italia e dell’Europa

I cadaveri galleggianti, specchio d’Italia e dell’Europa

La Sicilia è una delle ”porte” alla fortezza Europa, la più infausta poiché circondata dal pericoloso mare. Ieri dominata e chiusa (la fortezza) alle libertà dai nazifascisti, oggi dall’egoismo “imperiale colonialista” delle strutture dette capitaliste (è sempre meglio sfruttarli altrove), chiamate oggi, epoca moderna, neoliberiste. Il tutto sommato ad una "vulgata” di montanti nazionalismi artificialmente alimentati, tal per cui la caccia al diverso è sempre in prima linea, eccelso sport per i nostri “virgulti”. 

Il tutto corroborato da disposizioni di legge, specie in Italia, che bollano di reato la ricerca della vita, giustizia e libertà, tacciando l’umano di “clandestinità”.

Ieri, i “clandestini” da cacciare e perseguire, i primi della lista, erano gli ebrei, i rom, i gay, i tant’altri amanti e patrioti della libertà, gli etichettati “diversi” in genere.

Oggi, sono gli umani bollati di extracomunitari. E’ come se fosse ritornato un nuovo 38 (della legge razziale), e nella gran parte, a parte vacue parole, tutto tace.

La nuova immane tragedia consumatosi nell’area di mare antistante Lampedusa ci deve costringere a considerare la giusta accoglienza e solidarietà la questione prioritaria, sul piano politico e sociale, di questa fase storica. Connessa alle gigantesche questioni che riguardano la gestione della globalizzazione, della carne umana e delle merci.

Un’area territoriale chiamata Italia, Europa o in qualsiasi altra maniera, non è di “proprietà” dei nativi indigeni (con il sangue in “regola”), ma dei nativi del mondo, come l’esperienza dell’evoluzione umana nella nostra Gaia Terra insegna.

 

Foto: Noborder/Network

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares