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Google Instant

Importanti novità nella ricerca di rete di Google. Uomo e macchina insieme per conquistare nuove frontiere di efficacia ed efficienza.

We’ve been optimizing performance and speed for more than 10 years, and we’ve found that every second counts. (Abbiamo ottimizzato la performance e la velocità per più di dieci anni, ed abbiamo trovato che ogni secondo conta). Google.

Google ha molte iniziative in rete. Tuttavia la più importante tra di esse resta la ricerca di rete, il core business sul quale è nato, a tutt’oggi, nonostante tentativi decisi di differenziazione, la fonte di oltre il 90% dei suoi introiti. Proprio in questi giorni, come si sarà accorto chi usa il motore di ricerca, è stata introdotta una grossa novità, Google Instant, che velocizza la ricerca aiutando l’utente a concretizzarla.

La velocità è il senso comune dei nostri tempi e non per moda o per vezzo ma perchè esprime bene l’esigenza di chi lavora e ricerca: arrivare rapidamente ai risultati sperati.

Quando si comincia a digitare una query, già da tempo Google, fornisce un elenco di possibilità basate su quel che scriviamo e correlate alle osservazioni su ciò che ci interessa. E’ un suggeritore automatico molto utile che ci aiuta a concretizzare. Adesso con la funzione Instant l’automatismo giunge ad un livello molto più avanzato: mentre digitiamo già parte la ricerca e ci vengono presentate delle risposte possibili. Ad ogni lettera che aggiungiamo alla query le risposte mutano e si accordano alla stringa digitata.

E’ come se l’intelligenza del sistema cercasse di prevedere la nostra vera intenzione. Dice il team di sviluppo che presenta il nuovo servizio: “Ci vogliono 300 millisecondi per aggiungere una nuova lettera ma soltanto 30 ( un decimo) per dare uno sguardo ad un’altra parte dellla pagina. Ciò significa che si ottengono risultati mentre si digita”.

Non è una cosa da poco: sto sperimentando in questi giorni che si arriva al risultato finale molto più rapidamente di prima.

Certo se fosse una singola query non si avrebbe un vantaggio così significativo: secondo il team si guadagnano “2-5 secondi per query”.

C’è poi un altro vantaggio per l’utente che non è da poco.

Osservando gli utenti che fanno le query Google si è accorto che molto spesso le persone cercano qualcosa che nemmeno loro sanno bene cosa sia perchè l’approccio iniziale al problema, sottinteso alla ricerca, è abbastanza vago.

Un feedback costante aiuta a capire se si è sulla pista o se si è completamente fuori.

Sembra che la durata media della scrittura di una query varia da 7 a 90 secondi.

Fino a ieri questa era una fase non assistita, tutta sulle spalle dell’utente adesso non più.

Lasciamo, però, da parte il nostro punto di vista personale e guardiamo al servizio come ad un insieme.

“Usando Google Instant a livello mondiale, si stima che ciò farà risparmiare oltre 3,5 miliardi di secondi al giorno. Questo vuol dire oltre 11 ore risparmiate al secondo”.

Bisogna sempre ricordarsi dei numeri della rete per capire la vera portata delle innovazioni tecnologiche. La ricerca raggiunge livelli nuovi, senza precedenti e la relazione tra utente e sistema esperto matura e ci lascia intuire un futuro sempre più vicino, “servoassistito”...

Un nuovo, significativo passo verso la vera frontiera dell'IA dei giorni nostri, la simbiosi operativa tra macchine ed uomini per arrivare li dove nessuno dei due sarebbe in grado di arrivare da solo.

 


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