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Gli insegnanti: lo web trainer, professione del futuro, rema nella rete

Siamo nel mare, sì, ma in viaggio su un mare non d’acqua e pesci ma di rete internet e web. Mentre pensiamo a come evolve di minuto in minuto questo nostro mondo virtuale e telematico, ci difendiamo sempre di più e pensiamo a come utlizzare al meglio questo strumento per non essere pesci intrappolati in modo malsano dai social e dalla rete. Da numerosi anni è il lavoro per i giovani, aiutati da insegnanti che navigano e stanno operando ormai da qualche tempo sulla nuova frontiera dei social network che ormai sono il biglietto da vista sia del mondo politico, italiano e non, sia delle nostre aziende che vogliono essere competitive nel mondo. Rifacendoci ad Expo 2015, nutrire il pianeta, sì con il cibo, ma anche attraverso la rete. In un mondo dove tutto sembra quasi un’utopia, la mente umana sta tentando di creare ancora una volta qualcosa di comunicativo, utile, quasi un’ancora di salvataggio. Un’opportunità per tutti i giovani che sono nati nell’era dell’informatica e del web.

Proprio grazie allo svilupparsi, speriamo in un futuro prossimo, della fibra ottica in tutti i paesi del mondo, più o meno industrializzati, ci sono delle figure specialistiche che devono essere evidenziate: in questo caso si parla del community manager. Infatti, dietro al diffondersi e all’utilizzo di siti quali Facebook, Linkedin, Twitter, Skype e tanti altri, c’è la mente del creatore: l’invenzione è sempre dell’uomo, nell'intento di voler riunire come in un una piazza virtuale e condividere l’animazione nata da tutte le persone nel mondo che hanno voglia di confrontarsi, se pur a distanza, scambiando in modo serio e produttivo creatività, idee e conoscenze del mondo. Una sorta di villaggio turistico. La figura quindi dell’animatore di villaggi e feste attraverso le varie forme di comunicazione, mail, chat, applicazioni, internet si occupa di interagire per mezzo di una comunità. Studia gusti, tendenze preferenze e predisposizioni nel mondo. Tutto questo per migliorare sia lo stile di vita delle persone, ma anche la produttività all’interno delle aziende che producono e operano nei più disparati settori dal commercio e turismo e, non per ultimo, anche all’applicazione delle risorse umane per migliorare il mondo del lavoro e renderlo efficiente e produttivo proprio a partire dal web. La figura del community manager deve avere una formazione professionale di tipo umanistico, letterario ed anche psicologico.

L’incontro fra tradizione, rete e web offre opportunità anche a un'altra figura professionale importante quale l’insegnante o tutor, che nella moderna tecnologia informatica viene così denominato: web trainer. Il tutor, o educatore professionale come denominato in Italia, è una figura che è nata e si è sviluppata in America, per poi approdare anche in Europa, riscuotendo un notevole consenso e successo. In pratica organizza il corso. In Italia è il formatore del programma di insegnamento che utilizzerà, così come ne sceglierà i contenuti. La nostra formazione professionale è tale che l’introduzione della riforma del lavoro (Jobs Act), approvata in Italia dal Governo Renzi e voluta dall’Europa, la fanno diventare ormai quasi obbligatoria per trovare lavoro o essere ricollocati se il lavoro lo si è perso.

Altra figura di spicco oggi per un’azienda e la sua rete è l’infobroker, una persona capace di mettere a disposizione di numerose aziende la sua professionalità nell’analizzare e trovare in rete i principali dati economici. Questa figura si rende indispensabile in aziende dove si richiede l’utilizzo del commercio elettronico per la vendita di beni e servizi. Anche l’infobroker ha una base di studio di tipo umanistico, ma anche statistico ed economico: deve essere l’artefice - lo chef parlando di cibo - dei motori di ricerca. Sa trarre profitto dalle informazioni economiche che prende dalla rete. Una sorta di commerciale specializzato nel catturare i dettagli. Sempre parlando poi della rete e dei suoi pericoli nella sicurezza informatica che ogni giorno minaccia tutti i nostri dispositivi informatici dagli smartphone ai tablet notebook e pc, altra figura di spicco e l’infosecurity manager,ossia l’esperto di sicurezza informatica. Tutto questo si è reso necessario grazie allo sviluppo di tutta l’information tecnology, in funzione della nostra sicurezza personale e della privacy che oggi non esiste più. Basta entrare in un supermercato, chiedere una scheda card con i propri dati ed il gioco è fatto. E' un diritto personale che non dovrebbe mai essere violato. Gli insegnanti per questo servono: a remare all’interno di un mare pulito, non inquinato da chi usa la rete non con la testa, ma, per dirla in volgare, con la pancia.

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