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Gli USA e la nazionalizzazione

La nazionalizzazione delle due F: dagli USA una mossa importante che sembra risollevare i mercati di tutto il mondo

 A mercati chiusi, domenica 7 settembre 2008, il governo degli Stati Uniti ha deciso di nazionalizzare Fannie Mae e Freddie Mac, cioè le due importantissime società che hanno in mano oltre il 60% di tutti i mutui statunitensi.

Come riporta, tra gli altri, il Sole 24 ore di oggi, questa iniziativa è la più grande nazionalizzazione di tutti i tempi e la sua ricaduta influenza i mercati finanziari di tutto il mondo.

I listini di tutto il mondo, prima gli asiatici e poi gli europei, ma anche i futures americani vanno nella stessa direzione, rivedono luce, luce forte, dopo la settimana orribile che ci sta alla spalle.

Il beneficio coinvolge tutti i settori ma particolarmente i titoli delle istituzioni finanziarie.

Tanto per fare qualche esempio sulla piazza di Londra, in questo momento 12 e 23, HSBC progredisce del 5% e sul mercato italiano Unicredit avanza del 6,65%, ed Intesa San Paolo, pes stare ai due più grandi gruppi bancari italiani, del 6,15%.



Interessante è notare come le due banche italiane, delle quali gli analisti in tv hanno sempre detto che fossero estranee alle vicende americane, al contrario risentono assai significativamente dell’iniziativa americana, dimostrando come le cose siano ben differenti da come ce le vogliono raccontare.

Tra le altre cose, per concludere, la nazionalizzazione ha inflenzato anche le polls per le prossime elezioni americane.

Il sito Gallup ci dice che oggi Mccain sarebbe in vantaggio rispetto ad Obama con il 48% contro il 45% mentre fino a venerdì Obama era in vantaggio con il 48% contro il 42%.

Sui giornali italiani si dice che questa rimonta sarebbe dovuta al pitbull col rossetto ma la cosa è assolutamente falsa perchè la Sara Palin non aveva ottenuto alcun cambiamento nelle preferenze degli elettori con il suo discorso tutto "patria, famiglia, religione ed ordine".

L’economia, ragazzi, l’economia si che giova ai repubblicani al governo anche se Obama, alla fine, vincerà per gli stessi motivi che hanno visto la vittoria di Berlusconi su Prodi alle ultime elezioni italiane: non può perdere dopo 8 anni di Bush.

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