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 Home page > Attualità > Media > Giovanardi non ti fare, fatti la vita

Giovanardi non ti fare, fatti la vita

Ma è un sogno, tranquilli.

Perché lui si sveglia, sono arrivati in montagna, è l'ultimo a scendere dall'autobus, si avvicina ad un fuoco acceso e butta le pasticche.

Parte la musica di Nek, compare una scritta giovanile: "Non ti fare, fatti la vita".

La prima volta che l'ho visto ho pensato ad un fake, ad un falso. La storia è quasi inconsistente, il messaggio è grossolano. La droga che sembra una bella donna ma in realtà è un vampiro. Poi contiene evidente elementi di sessismo: perché una bella donna? E se fosse davvero stata una bella donna e non un vampiro, sarebbe stato un bene? E perché non interviene la ragazza del "quasi-drogato"? E, per ultimo, non è che in realtà lo spot lancia il messaggio meglio la "neve" che le "paste"?

Dubbi.

Dubbi che riconducono alla percezione legata alla sostanza stupefacente, riconducendola nella categoria del Male Assoluto, dell'Orrore, della Paura. La droga deve fare paura, non dobbiamo avvicinarci, non dobbiamo conoscerla. Non dobbiamo sapere. La droga è tabù, il drogato è un paria che non dobbiamo avvicinare. Mi ricordo quando da piccolino prendevo con le forbici le figurire che brillavano perché girava la voce che contenessero droga.

Quindi due considerazioni: la prima sul contenuto e l'altra sulla forma.

Contenuto: approccio terroristico, una campagna di comunicazione deve contribuire alla conoscenza del fenomeno, non alla messa al bando. Sarebbe come nascondere la polvere sotto al tappeto. Se a questo si aggiunge che Tremonti ha di fatto azzerato lo stato sociale, tagliando l'80% dei fondi destinati al welfare, diventa chiaro che l'obiettivo è la rimozione, l'esclusione, l'abbandono. Del sessismo e dei doppi sensi ne abbiamo parlato prima.

Forma: il video è fatto dalla Spark Digital, una nota e brava casa di produzione (tipo "Fascisti su Marte") scimmiottando un po' troppo i virali che girano sui social network e su Youtube, come di quella ragazza in chat che si trasforma in orribile mostro. Nelle intenzioni del Dipartimento per le politiche antidroga c'è proprio quella di farlo girare tra le giovani generazioni affinché possano essere sensibilizzate sull'argomento. Secondo Giovanardi & Co. l'intenzione era proprio usare le "stesse armi dei giovani".

In sintesi, il video è ridicolo, sembra davvero un falso, ma potrebbe girare (come già sta avvenendo) proprio perché sembra un falso. Non ti fare, fatti la vita! E adesso canta tu, Nek!

Poi, ad un certo punto, scopri che è tutta un'idea di Giovanardi, e capisci tutto.

A voi il video!

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