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Giampilieri, Altolia e Molino: comunità abbandonate?

Altolia è una delle frazioni collinari di Messina, coinvolte assieme a Giampilieri e Molino nell'alluvione del 2009. Un ottobre drammatico per i centri abitati del messinese e le numerose vittime. Altolia ha avuto una sola vittima, ma è stata tra i centri rurali più colpiti. Il paese prettamente sovrastato da colline è attraversato dal torrente Giampilieri. Nel centro del villaggio dove è situata la piazza, sotto passa il torrente, che raccoglie le acque dalle colline adiacenti attraverso due corsi d'acqua, che si congiungono in piazza (forse originari del medesimo torrente).

Il forte alluvione ha distrutto le case sotto la collina del paese, la valanga di fango che è scesa dal torrente, che passa sotterraneo, le ha sommerse e ancora oggi si vedono gli effetti del disastro. I colori del fango non hanno ancora abbandonato le facciate degli edifici distrutti, e il cuore degli abitanti non dimentica. In piazza manca una parte di essa, spazzata via dalla furia del torrente. Transennamenti e cantieri ancora aperti nel ridente borgo. Le case devastate sono rimaste uguali ad un anno fa! L'abusivismo di quel villaggio fa paura, ma dobbiamo ricordarci che è un villaggio rurale che vive di pastorizia e di agricoltura prettamente. Unica attività commerciale una bottega-macelleria. Non esiste un bar, ma un circolo ricreativo di anziani. Sino al '40 non esisteva una strada statale per raggiungere il luogo. Si provvedeva a risalire il torrente, e l'esistente statale è il massimo dell'espressione viaria. Un villaggio che se non fosse così perderebbe ogni valenza e valore. Forse è cresciuto troppo come borgo rurale, dimenticando che è su un torrente.

Colpisce molto la bellezza della chiesa e la semplicità degli abitanti, ma colpisce molto vedere la sirena rossa sul campanile della chiesa di S. Biagio. La sirena che segnala il pericolo alluvione, che quando le piogge diventano incessanti, rischia di suonare e scatenare la paura. Sentirlo dire alla radio e leggerlo è relativamente incisivo in confronto a vedere quel rosso contrastante della sirena sulla maestosa torre del campanile.



Casa distrutta ad Altolia (così da un anno)
 


Casa sotto la collina ad Altolia, sotto passa il torrente!


Subito sotto ci sta Molino, un altro villaggio a 212 metri con meno di 200 abitanti. Molino è stato anche travolto dall'alluvione di ottobre 2009 e sino ad oggi poco o nulla è stato fatto. Molino è nettamente più piccolo di Altolia. Anche esso attraversato dal Torrente Giampilieri è sovrastato dalle colline e dalle frane. La messa in sicurezza su molte colline è assente.



Giampilieri panoramica con il torrente omonimo


E infine, percorrendo la nota statale si arriva a Giampilieri, che dista poco da Giampilieri Marina servita dalla stazione FS e vicina alla S.S. 114 Sicula Orientale. Il torrente attraversa il paese, con le abitazioni sulla sinistra (scendendo da Molino) e sopra la collina. Il paese è in una vallata e in parte anch'esso sta sulle colline. Anche qui la piazza è in parte crollata, il torrente l'attraversa da sotto, e ingrossando è ovvio capirne le conseguenze. Il borgo è meno piccolo dei precedenti e qualche attività commerciale esiste. Sembra il più disastrato di tutti, sembra quello che ha percepito di più l'alluvione. In diverse parti del paese si notano le conseguenze del disastro. Si rifanno gli argini di alcuni torrenti, e gli argini del torrente Giampilieri danno la certa impressione che l'acqua li quando s'ingrossa è un fiume in piena. Parte della strada è franata e portata via dalla furia del torrente, e ancora oggi poco o nulla è stato fatto.


Rete d'acciaio alla collina di Giampilieri

 


Un bambino ci viene incontro, sta cercando un cane e corre tra torrente e strada...sono la stessa cosa!!!

 


Il torrente Giampilieri


A vedere le reti di recinzione per trattenere le frane viene solo da ridere. Sembra la stessa utilizzata dal nonno per rinchiudere le galline, se non fosse per qualche gabbia di fili d'acciaio in alcuni punti. Le parti di colline franate sono tante e altrettanta la mancanza di controllo. Il mondo sembra fermarsi li, il tempo irrompe nel quadrante sradicando le lancette e infilzandone nella sabbia del torrente. Un bambino corre sulla strada, è il suo sguardo la sua innocenza che danno la gioia di capire la semplicità dei luoghi, pericolosi forse, ma forse troppo ingenui per capirne la pericolosità o talmente schietti da non percepire altro all'infuori della bellezza della vita semplice e priva di schemi della pragmatica programmazione della vita.

Ricostruiamo questi luoghi, mettendoli in sicurezza.


Il villaggio di Molino

 


Costruzione precaria...

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