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Gae Aulenti, una mostra alla Triennale per celebrare l’attività da designer

Alla Triennale di Milano si è inaugurata la mostra su Gae Aulenti "Gli oggetti e gli spazi" sino all’8 settembre 2013.

Chi non conosce Gae Aulenti, uno dei più famosi architetti del secondo Novecento?

È lei che ha curato l'allestimento degli show room Olivetti a Parigi e a Buenos Aires, sua è la ristrutturazione di Palazzo Grassi, il disegno dell'appartamento di Agnelli a Brera, sua l'idea di collocare nella piazza di Milano la scultura gigantesca di Claes Oldenbrug "Ago, filo e nodo", sua la riqualificazione della Gare D'Orsay e la sistemazione del Museo d'Orsay, suo l'allestimento del Museo Nazionale d'arte Moderna del Centro Georges Pompidou, sua la realizzazione dell'Istituto di Cultura Italiano a Tokio.

Ma accanto a questa attività di architetto e restauratore, ve ne è stata un'altra parallela che l'ha accompagnata per tutto il corso della vita, quella di designer. Chi non ricorda la lampada-pipistrello, o la sedia a dondolo rivisitata Sgarsul. Molti degli oggetti da lei disegnati sono in mostra dal 9 aprile alla Triennale di Milano sino all'8 settembre. E proprio nei fervidi giorni del Salone di Milano la mostra, curata da Gianni Vasca, si è inaugurata per rimanere aperta sino all'8 settembre.

Con soli due euro di ingresso il visitatore può osservare la lampada-pipistrello, la sedia a dondolo rivisitata Sgarsul, il tavolo con le ruote di una bicicletta o di un tricicloi vasi da lei espressamente disegnati per Venini a Venezia . Tale mostra testimonia il ruolo di protagonista assoluta di una attività di designer che ha preso molta parte del suo tempo e che ora è possibile vedere alla Triennale. Gae Aulenti è stata una protagonista di prim'ordine che ha saputo lasciarsi influenzare sia dalla lezione del razionalismo sia dalle tendenze pop che negli anni 70 andavo sempre più affermandosi.

L'artista è morta ad ottobre del 2012, era giusto che la città di Milano le rendesse omaggio con una mostra sul design e l'occasione giusta era proprio la Fiera di Milano. In mostra si possono ammirare molti degli oggetti realizzati dal 62 al 2008, e con due euro di biglietto d'ingresso si potranno osservare le lampade –pipistrello, o la sedia a dondolo realizzata con i tubolari. Viaggiare nello stile degli anni settanta ed ottanta ora che la Fiera è finita è possibile e l'interrogativo sul ruolo del design italiano nel mondo trova sicuramente una risposta affermativa. Si ricorda che il 16 ottobre prima della sua scomparsa era stata insignita del premio alla carriera consegnatole dalla Triennale.

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