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Gli schiavi senza schiavismo? Un lavoraccio!

Ovvero, fra gli schiavi e gli emigranti c’è di mezzo il progresso e i suoi “badanti”

Di Nando Dicè

Vi hanno commosso quei barconi pieni d’immigranti?Anche a me! Vi fa pensare che nel Mediterraneo muoiono più naufraghi oggi che nel ‘600?Anche a me! Per qualcuno quello è un progresso.Il progresso serve, serve soprattutto a quei banchieri che nei secoli scorsi veramente facevano una vitaccia.

 
Ci pensate? Anche loro in origine erano “erranti”. O meglio, i banchieri erano come le “polacche” d’oggi. Erano allo stesso tempo, una categoria sociale ed un’etnia. Erano una categoria sociale, perché facevano un “lavoro” che nessuno voleva (o poteva) fare, ed in più erano coesi religiosamente. Alle origini i banchieri, proprio come le “polacche” erano tenuti nascosti alla vista del fisco e “dedicati” solo alla funzione sociale (tranne un giorno alla settimana).

 
La Chiesa Cattolica gli costruì i ghetti cioè luoghi “protetti” in cui essi facevano quello che in realtà non si poteva fare. In pratica, come le “polacche” lavoravano in nero, per conto terzi e senza contributi. Qualcuno dirà, “...ma sei partito da troppo lontano”: vero, ma capire l’evoluzione dei “poveri” banchieri senza parlare della chiesa cattolica, è come parlare dei soldi di Berlusconi, senza citare Craxi. Premesso questo, come tutti i progressi che si rispettano, le cose cambiano, “le polacche” di allora si emancipano, cessano di “errare” e grazie al protestantesimo che indebolisce il loro “padrone”, si “mettono in proprio”. O, come fanno sempre più spesso le badanti, sposano il proprio lavoro.

 
Cresce il ruolo, ed il potere che quel ruolo dà. Escono dal ghetto, e con Guglielmo D’Orange, fanno il debutto nella società che “conta”, in tutti i sensi. Prima era il potere che dava i soldi, con loro, i soldi danno il potere, e siccome i soldi li hanno loro, sono loro che danno il potere. Che grande trovata. Ma che fatica, fare in modo che ciò avvenisse. Ma torniamo ai barconi. I soldi servono per comprare, per comprare ci vogliono merci, per fare merci ci vogliono industrie, nelle industrie servono lavoratori, per fare lavori che nessuno vuole fare, ci vogliono schiavi. Per fare schiavi, ci vogliono giustificazioni ideologiche, bisogna creare, il razionalismo, il positivismo e l’illuminismo e la sua unica e dittatoriale “scala di valori”.

 
A questo punto mettetevi nei loro panni. Finanzia le università, finanzia il capitalista, paga il nolo delle navi, paga la ciurma, paga i rapitori, armali, mandali in Africa, falli tornare e organizza il mercato degli schiavi. Senza contare che poi, c’era il rischio che la nave affondasse, che la “merce” morisse in viaggio, e poi sembra poco, dare da mangiare agli schiavi, dargli un tetto, un minimo di assistenza medica.Inoltre ogni tanto si ribellavano pure. Un “capitale” in costante pericolo di morte. Vi assicuro un lavoraccio rischioso e costoso “fare il progresso”, che è servito all’ ”avviamento” certo, ma che non poteva durare, anche perché le cazzate ideologiche e scientifiche non si potevano sostenere a lungo.

 
A questo punto ci voleva una bella idea. Abolire la schiavitù innanzi tutto, perché costava troppo e -come abbiamo visto- era “pericoloso” economicamente; poi, creato lo sviluppo, portare in Africa il “sottosviluppo”. In questo modo gli schiavi, che ormai si chiamano immigranti, vengano da soli. Sono loro a “distribuirsi” sul territorio, addirittura si pagano loro il viaggio, e se muoiono, non frega niente a nessuno, ma soprattutto sono liberamente impossibilitati a ribellarsi.


Vi hanno commosso quei barconi pieni d’emigranti? Non siate tristi, non vi preoccupate, su quei barconi, v’è il futuro, tutto come progresso pro-getta.L’emigrazione cresce, crescerà…sin da ora promette bene!Come me ne sono accorto?! Ho chiesto ad un immigrato di seconda generazione: “…sai che molti barconi affondano?”Lui mi ha risposto: “E che mi frega. Non sono mica miei!“.

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