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Fukushima, seconda esplosione! In Giappone continua la paura nucleare

Dopo l’esplosione di due giorni fa al reattore n.1 dell’impianto nucleare di Fukushima, stamattina altre due esplosioni hanno scosso la stessa centrale, stavolta presso il reattore n.3.

Le esplosioni, di minore intensità della precedente, non hanno danneggiato seriamente l’edificio di contenimento. La situazione, comunque, desta una enorme preoccupazione, anche in seguito alla scarsa trasparenza con cui vengono riportati gli avvenimenti e alla minimizzazione di questa vicenda che sta avvenendo sui media nipponici ed internazionali.

Il Governo giapponese, infatti, “giudica che la probabilità di grosse emissioni di materiale radioattivo siano basse”, secondo la dichiarazione del portavoce Yukio Edano.

Attualmente nella zona della centrale la radioattività misurata si aggira ad un livello di circa 20 microsievert per ora (200 volte la radiazione naturale), mentre fonti indipendenti riferiscono che in alcuni brevi periodi, oggi, si sono raggiunti i 600-700 microsievert per ora. 1000 microsievert è il valore medio di radioattività assorbito da un essere umano in UN ANNO.

Circa 500 persone sono state ricoverate in seguito alla contaminazione radioattiva, mentre sale a una ventina il conto dei tecnici feriti in seguito agli indicenti nella sola centrale di Fukushima.

Il governo nipponico ammette la possibilità che vi sia stata una parziale fusione del nocciolo sia nel reattore n.1 che nel n.3 e che l’utilizzo di acqua marina addizionata di acido borico serve per controllare la reazione nucleare e la temperatura in questi reattori. Pare che il contenimento dei reattori, per fortuna, sia integro.

E’ noto che l’utilizzo di acqua non trattata e contaminata preclude il futuro riavvio di un reattore nucleare: i due reattori che sono causa del peggiore incidente nucleare almeno degli ultimi 25 anni sono ormai avviati verso la dismissione e lo smantellamento.

Secondo la dichiarazione della società di gestione della centrale la situazione dei reattori n.1 e n.2 è adesso sotto controllo. Stranamente non viene menzionato il reattore n.3, che probabilmente è il più danneggiato. 

di Slovbrat

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