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Frattini: “Costituzione dice no ai matrimoni gay”

Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, intervenuto ieri a Chieti per l’inaugurazione del Forum del Mediterraneo, ha commentato la legalizzazione del matrimonio gay nello Stato di New York (Ultimissima del 25 giugno).

“In Italia non siamo indietro”, ha detto, “dobbiamo andare sempre più avanti nel riconoscere i diritti individuali delle persone fisiche”. “Ho una convinzione profonda, che il matrimonio sia quello stabilito dalla nostra Costituzione e di questo ovviamente sono convinti in molti”, ha aggiunto. “Non parlerei di un’idea di cambiamento del matrimonio”, ha affermato, “questo credo che la nostra storia e la nostra Costituzione non lo permetterebbe”.

Le dichiarazioni del ministro Frattini hanno suscitato diverse reazioni di esponenti del mondo gay, tra cui Anna Paola Concia e Ivan Scalfarotto (Pd), Paolo Patané (presidente Arcigay) e Franco Grillini (IdV), che denunciano il ritardo italiano nella tutela dei diritti dei gay e contestano l’interpretazione della Costituzione che dà il ministro. In particolare Grillini, responsabile diritti civili per l’Italia dei Valori e presidente di Gaynet, ha risposto: “Forse Frattini non sa che è il ministro degli Esteri dell’Italia e non del Vaticano, perché quando si parla di diritti delle coppie omosessuali il nostro dovrebbe sapere che in tutto il mondo occidentale in vario modo le unioni gay sono riconosciute”. “Il mondo è cambiato, ma Frattini non se ne accorge perché il suo sguardo si ferma al di là del Tevere”, ha aggiunto Grillini.

Valentino Salvatore

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