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Francia: una giornata per celebrare la laicità

Il senato francese ha votato una proposta di legge per la creazione di una giornata della laicità. La proposta dovrà ora essere ratificata dall’Assemblea nazionale, e in tal caso, il 9 dicembre, anniversario della legge del 1905 che ha sancito la separazione tra lo Stato e la Chiesa, sarà festeggiato come il giorno della laicità.

Scrive Europe1: “Per gli eletti dell’UMP ed i socialisti, che l’hanno votata a larghissima maggioranza con il sostegno del Grande Oriente di Francia, lo scopo di questa giornata non è quello di sovraccaricare il calendario con una commemorazione supplementare. Al contrario, spiegano, si tratta d’istituire una giornata repubblicana del “vivere insieme” per condividerla con quelli che non hanno la stessa cultura e la stessa religione”.

Quest’affermazione ha suscitato la viva reazione di Blondel, presidente della ”ederazione Nazionale del Libero Pensiero” di cui, per altro, è nota la posizione sulla laicità, intesa non come libertà di religione, ma come libertà di coscienza, che in quanto tale, include di conseguenza la libertà di culto (art. 2, legge 1905). Il GODF, da parte sua, “a fronte dei reiterati attacchi contro la Laicità, al singolare e con L maiuscola, principio essenziale della base repubblicana” aveva deciso già dal 2008 di fare del 9 dicembre una giornata di mobilitazione e di riflessione.

A non essere però d’accordo con l’istituzione della suddetta festività è, tra gli altri, il vecchio leader di Force Ouvrière. Egli ritiene che la laicità sia un “comportamento di tutti giorni” e che la festività finirebbe per essere soltanto una commemorazione, anche se questo non è evidentemente nell’intenzione dei promotori. “Saremo laici il 9, giorno dell’anniversario della legge del 1905”, egli teme. Il cardinale di Parigi giudica invece “un po’ strana” una giornata della laicità e afferma: “La laicità non è una religione che deve organizzare festività religiose, è un modo di governo, un’organizzazione della vita collettiva e se vissuta in maniera positiva, non vedo perché si dovrebbero fare processioni il 9 dicembre in Francia.”

Franco Virzo

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