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Fine della protesta degli operai Vinyls a Porto Marghera

Dopo 8 giorni finisce la protesta degli operai di Porto Marghera: quattro lavoratori del petrolchimico hanno occupato per una settimana la torcia dello stabilimento. Raggiunto ora un accordo con la Regione per 6 mesi di lavori socialmente utili. 

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Sono le 17:00 dell’ottavo giorno (il 25 settembre) quando Davide ci avvisa. “Abbiamo deciso di scendere dalla torcia d’acciaio: l’incontro con la Regione di questa mattina ha dato risultati soddisfacenti. Torneremo dalle nostre famiglie che non vediamo da una settimana”.

I lavoratori hanno raggiunto un accordo con la Regione Veneto per 6 mesi di lavori socialmente utilicome i loro colleghi di Porto Torres. Questo permetterà agli operai Vinyls di avere un’integrazione del proprio reddito rispetto a quanto garantito dalla cassa integrazione straordinaria.

La risoluzione verrà deliberata martedì in consiglio. A quanto pare, nel raggiungimento dell’accordo, sarebbe stato determinante il pressing della Protezione Civile sulle istituzioni. I lavoratori, infatti, lo hanno ribadito più volte questi giorni: senza presidi di sicurezza gli impianti di Marghera rischiano di versare le acque sporche nella laguna.

Per 8 giorni i quattro lavoratori della Vinyls hanno occupato la torcia dello stabilimento di Porto Marghera, a 150 metri d’altezza, giorno e notte. Una protesta estrema contro la gestione della vertenza: bloccata da troppo tempo ormai e con gravi difficoltà nei pagamenti degli stipendi e della cassa integrazione. Gli operai non vengono retribuiti da 8 mesi.

Ora è stato raggiunto un risultato. “Certo, rimane sempre il fatto che noi siamo creditori verso l’amministrazione straordinaria per i passati stipendi non ricevuti”, ricorda l‘operaio Lucio Sabbadin. Sui pagamenti arretrati grava per ora un grosso punto di domanda.

di Michele Azzu e Marco Nurra | @cassintegrati

Questo articolo è stato pubblicato qui

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