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Film evento. “Pericolosamente vicini”: la discussa vita dell’orso in Trentino

Pericolosamente vicini” è un documentario di Andreas Pichler che, come evento, sarà nelle sale italiane il 26, 27 e 28 agosto. Un film che emoziona e fa riflettere sollevando interrogativi sul progetto Life Ursus che, iniziato nel 1996 e finanziato dall’Unione Europea, prevede la tutela della popolazione degli orsi bruni nel Parco naturale Adamello Brenta in Trentino

 

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L’orso, perseguitato con ogni mezzo per secoli dall’uomo, rischiava l’estinzione e per evitarne la scomparsa è stata avviata la sua reintroduzione. Tra il 1999 e il 2002 sono stati rilasciati 10 esemplari di orso bruno, che si sono ben adattati al nuovo ambiente e hanno dato origine ad una popolazione sulle Alpi Centrali di circa 100 esemplari. Oggi, nel nostro pianeta, non esiste altro luogo dove orsi e uomini vivano tanto vicini come in Trentino. Un team di 20 persone, tra forestali e veterinari, ha il compito cruciale e delicato di proteggere sia gli esseri umani che gli animali. L’orso bruno è stato reintrodotto dall’uomo perché necessario all’ecosistema. Tuttavia durante la Pasqua del 2023 venne ritrovato nella foresta il corpo senza vita del runner ventiseienne Andrea Papi: prima sconvolgente morte, nella storia recente dell’Europa Centrale, dovuta all’aggressione di un animale selvatico. Venne indicata in JJ4 l’orsa assassina, perché riconosciuta problematica da chi aveva il compito di monitorarla. Di conseguenza negli abitanti del luogo, inizialmente favorevoli alla ripopolazione dei plantigradi come testimoniava un sondaggio effettuato a suo tempo, si è instaurata la rabbia e il desiderio di eliminare gli orsi portati dallo stesso uomo. Andreas Pichler in “Pericolosamente vicini” ricostruisce i drammatici problemi nati dalla tragedia. Il film enuclea questioni irrisolte: JJ4 doveva essere abbattuta? Quando un orso diventa di difficile gestione? Come amministrare la ripopolazione dei grandi predatori? La foresta e la natura sono di esclusiva proprietà dell’uomo?

 

Da voce ai residenti i quali, dopo l’esperienza fatta, sono adirati per una morte che andava evitata, hanno molta paura e diffidano delle autorità perché si sentono esposti a eventualità che non erano state chiarite in maniera esauriente. Per timore di favorire un’ansia generalizzata nessuno del luogo era stato istruito sul comportamento da tenere in caso di un incontro ravvicinato con l’animale: il film dimostra come – attraverso un video che inquadra il contatto con un bambino tranquillo – l’orso non ci consideri una preda e non ci attacchi se non provocato. Se invece di correre Andrea Papi avesse tenuto un passo calmo probabilmente la sua sorte sarebbe stata diversa. Stringe il cuore in chi guarda l’ingrato destino di Andrea, trovatosi nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma anche l’incolpevolezza di JJ4 che, spaventata dal giovane, ha reagito per difendere i cuccioli. Commuove l’imperizia dell’uomo, l’innocenza dell’orsa. In chi vive accanto alla foresta, è nato il dichiarato pensiero di farsi giustizia da sé, come reazione alla morte di Andrea Papi e alle razzie compiute da certi plantigradi in alcuni pollai e stalle, tanto che alcuni esemplari di grandi carnivori sono stati misteriosamente trovati cadavere. Ma se l’orso fa l’orso, l’uomo sarà in grado di fare l’animale intelligente che pretende di essere? La nostra specie non è stata dotata solo d’istinto, possiede un cervello più sviluppato e, se davvero è superiore, non dovrebbe adottare una difesa diversa da quella istintiva della fauna selvatica? Nonostante l’idoneità ambientale di gran parte dell’Arco Alpino, il futuro dell’orso è soprattutto legato allo sviluppo di una cultura di coesistenza tra uomini e orsi. Per il momento ancora gli esseri umani si dividono e si scontrano senza soluzione in due fazioni: quella di chi, per interesse elettorale, soffia a proprio vantaggio sul fuoco della locale inquietudine e quella degli ambientalisti che, senza tregua, invocano la ricerca di un esito che rispetti il diritto di entrambi alla vita.

 

Un documentario di Andreas Pichler

Distribuito da Wanted

Al Cinema il 26,27 e 28 agosto

 

 

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