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Festa della donna e marketing: i "social fail" di Algida e Fiat

Oggi è l'8 marzo, festa della donna (e del marketing). Una festa, quindi, che non ci si lascia sfuggire così facilmente. Soprattutto se siete grandi marchi e avete prodotti da lanciare o semplicemente sponsorizzare. E il marketing virale è ormai un must per chiunque si occupi di comunicazione e di comunicazione sui social. Bastano un paio di colpi ben assestati e la viralità è assicurata. D'altra parte è risaputo che sono l'ironia e la polemica a far girare sempre più il brand.

Ma il vecchio adagio "Bene o male l'importante è che se ne parli" è sempre valido? Forse no, stando soprattutto a un paio di cose viste oggi.

Il primo post su facebook a fare il giro della rete è stato quello in cui l'Algida faceva gli auguri a tutte le donne con l'immagine di una rosa fatta di cioccolato. Un'immagine, come potete vedere, che si presta, diciamo, a più di un'interpretazione, come hanno fatto subito notare le centinaia di persone che hanno commentato quel post. E così tra una risata e l'altra l'Algida si è resa conto della "gaffe" e lo ha cancellato.

Ovviamente nessuno di noi crede che in azienda nessuno si fosse accorto della chiarissima possibilità di fraintendimento. Quindi quel post era voluto e allora ci si chiede il perché della mossa successiva (e sbagliata) di cancellarlo. Non abbiamo letto tutti i messaggi, ma probabilmente il motivo va letto proprio là.

La seconda azienda ad aver "sbancato", oggi, è la Fiat. Nel giorno della festa della donna ha voluto giocare sull'ironia proponendo un'offerta, ovvero quella dei "sensori di parcheggio su tutta la gamma", che non è stata molto apprezzata. Ovviamente si gioca sull'adagio popolare che vuole la donna non proprio pratica con il parcheggio. Ecco, ovviamente in un giorno sensibile come questo, la promozione può risultare provocatoria e perdere quella patina di ironia con cui era partita.

La Fiat, però, non ha cancellato il post e anzi ha sfruttato il passaparola facendo segnare quasi 2500 condivisioni e più di 1600 offerte richieste.

Una vittoria o una sconfitta non lo sappiamo, quello dipenderà dalle vendite o dai "dislike" alle pagine. Ma se c'è una cosa certa è che anche se si è una grande azienda a volte bisogna fare attenzione al marketing, altrimenti si rischiano le figuracce e la marcia indietro.

 

 

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