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F-35, quanto costano i caccia americani?

La domanda è ricorrente, oltre che legittima: quanto costeranno, esattamente, gli F-35? Al di là di ogni considerazione etica e politica, dei ripetuti allarmi sui problemi tecnicidei dubbi sui rapporti commerciali asimmetrici che legano gli Stati Uniti ai suoi alleati, al di là di tutto, quanto dovrà scucire un governo acquirente per accaparrarsi questi presunti prodigi della tecnologia bellica? War is Boring, un blog specializzato in argomenti di interesse militare, ha fatto qualche conto, tentando di risolvere l'arcano.

L'F-35 non è solamente un aeroplano molto costoso; la sigla individua il programma militare più dispendioso della storia degli Stati Uniti. Un F-35 di tipo A costa la bellezza di 148 milioni di dollari. L'F-35B, a decollo verticale, viene via per la modica cifra di 251 milioni di dollari. Per un singolo F-35 di classe C, progettato per la marina, bisogna staccare un assegno da 337 milioni di dollari. E si parla solamente dei costi di produzione. Se aggiungiamo le spese relative alla ricerca, allo sviluppo e alla valutazione le cifre lievitano ulteriormente.

Le cifre sono pubblicate nel report del comitato del Senato degli Stati Uniti per gli Stanziamenti, nelle sue previsioni relative all'anno 2015. La fonte, dunque, è affidabile e i dati aggiornati, ma le stime potrebbero essere eccessivamente prudenti. Secondo alcuni analisti, anche interni allo stesso Pentagono, infatti, i costi potrebbero rivelarsi ancora più gravosi.

La metodologia del report è piuttosto semplice. Sono state prese in considerazione le capacità di spesa delle quattro commissioni sulla difesa del Congresso e il budget del Pentagono. La somma totale è stata poi divisa per la quantità di velivoli di cui è stato autorizzato l'acquisto, per ogni modello di F-35.

Per capire quale sia il costo totale del programma bisogna però sommare alle cifre previste per il 2015 quelle già stanziate l'anno precedente. E al risultato vanno aggiunti i costi delle modifiche sul programma a carico della Marina e dell'Aviazione. Il velivolo è ancora in fase di collaudo e dopo i primi errori riscontrati, il programma ha subito alcune modifiche che hanno inciso sui rendiconti finali. La previsione relativa ai costi delle modifiche per il 2015 è desunta dalle spese sostenute nell'anno precedente. Ma, anche in questo caso, si tratta solo di una proiezione e nulla esclude che l'ammontare possa rivelarsi sotto-stimato.

Inoltre, le previsioni di spesa non tengono conto dei passaggi tecnici necessari a rendere i velivoli realmente operativi. Ancora mancano i simulatori, i computer logistici e altri strumenti tecnici necessari per sviluppare a pieno il potenziale degli F-35. Per non parlare dei costi del carburante, da non sottovalutare.

Mancano stime realmente affidabili, dunque. Lo dimostra il fatto che i modelli più evoluti del prodotto di punta della Lockheed Martin, l'F-35B e il suo fratello maggiore, l'F-35C, richiederanno una spesa molto più alta nel 2015, rispetto a quella che si era resa necessaria nel 2014. Nel secondo caso l'aumento è stato addirittura del 23%, passando dai 273 milioni del 2014 ai 337 del prossimo anno. Questo incremento potrebbe essere legato alla necessità di contenere i costi del modello base che, in effetti, sono stati ridimensionati da 174 a 148 milioni sullo stesso periodo di riferimento. Probabilmente, questo espediente risponde alla necessità di convincere i soggetti pubblici finanziatori a sostenere il progetto, indirizzando l'attenzione sul modello più economico.

Forse, scrivono gli esperti, per comprendere a fondo le reali motivazioni dell'altalena dei costi tra i vari modelli e la mancata riduzione trasversale degli stessi nonostante l'entrata a regime dei processi produttivi, sarebbe necessario predisporre una revisione indipendente del progetto. I raggiri sui costi dei progetti non sono certo una novità in ambito militare, e sarebbe fondamentale agire fin da subito per evitare uno sperpero di denaro pubblico di dimensioni macroscopiche.

Anche l'Italia è un soggetto interessato alla verifica delle procedure, visto che lo stesso Governo Renzi, in difficoltà sul fronte economico e preccupato per le stime di crescita al ribasso, comincia a nutrire alcuni dubbi sul programma.

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