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Ecosistema Urbano 2011 XVIII edizione

E' stata presentata a Genova la XVIII edizione del Rapporto di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore sulle eco-performance dei 104 capoluoghi di provincia: città italiane in stallo per la qualità ambientale. 

L'ecosistema urbano è l’annuale monitoraggio sullo stato di salute degli agglomerati urbani ed il rapporto parla chiaro, le nostre città non sono sicure. Sono 25 i parametri tematici dello studio Ecosistema Urbano, basati su una settantina di indicatori primari: dai rifiuti alla qualità dell’acqua e dell’aria, dai trasporti al verde pubblico, fino all’impegno diretto delle amministrazioni e delle imprese locali nelle politiche energetiche.

Nella classifica di Legambiente sullo stato ambientale dei 104 capoluoghi vince Venezia tra le grandi città e Belluno tra le piccole. Riguardo la situazione in Campania, dure le parole del Presidente Legambiente Campania, Michele Buonomo secondo il quale:
 
"Le nostre città sono praticamente ferme e questo perché le amministrazioni locali hanno paura di cambiare passo e di imboccare con determinazione la strada del cambiamento ma soprattutto perché manca la politica, a livello nazionale. C’è bisogno di volontà politica, di sindaci coraggiosi e lungimiranti perché il cambiamento delle nostre città, il loro rinnovamento e la loro modernizzazione puo’ avvenire solo nel segno della qualità ambientale. Dobbiamo evidenziare che i dati su Napoli, ancora una volta non positivi, non riguardano la nuova Giunta le cui buone intenzioni sul piano dei rifiuti e della mobilità ci fanno ben sperare. Come sempre per giudicare aspettiamo la prova dei fatti"

Napoli infatti si classifica quartultima tra le 15 città con una popolazione maggiore di 200 mila abitanti, peggio della città capoluogo Palermo, Messina e Catania. La città di Salerno invece si piazza al 37° posto nella graduatoria complessiva dei 104 capoluoghi di provincia, al 21° tra le città di media grandezza (ovvero tra gli 80mila e i 200mila abitanti). 
 
Il capoluogo di provincia salernitano ottiene piazzamenti importanti per quanto concerne la raccolta differenziata (70,7%, prima in assoluto al Sud, seconda in Italia dopo Novara) la produzione pro capite di rifiuti urbani (quarta), il rischio ozono (quinta), l’incidenza delle auto (quinta), la presenza di isole pedonali per singolo abitante (seconda). Sufficiente l'utilizzo del verde urbano con media per abitante poco superiore 3 mq mentre sono 146mq di verde ogni 10.000 mq di superficie comunale
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