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Due morti in una sparatoria all’Empire State Building. L’incubo continua dopo i 19 feriti in un giorno a Chicago

Sanguinoso risveglio per New York, alle 9 ora locale (15 in Italia), la polizia ha intrapreso un conflitto a fuoco davanti all’Empire State Building. 

All’origine sembrava esserci un tentativo di rapina, l’uomo, freddato dalla polizia, avrebbe ferito nove persone, due donne e sette uomini, trovate dai soccorritori tra l’atrio e l’ingresso dell’edificio. L’aggressore sarebbe Jeffrey Johnson, 53 anni, l'uomo avrebbe seguito il capo nelle vicinanze dell'Empire State Building per poi far fuoco nei pressi del Legend's bar, iniziando poi a sparare sui passanti. Altri feriti sarebbero stati provocati dal conflitto a fuoco con la polizia che ha poi freddato l'uomo.

La sparatoria è avvenuta tra la 34esima e la 5a strada, attualmente chiuse dall’Fbi e dal NYPD per effettuare i rilievi. Una donna ha raccontato alla CBS quello che ha visto: “Ero seduta fuori e ho sentito tre spari, poi ho visto tre persone correre dall’Empire State Building verso Park Avenue - continua – Poi li abbiamo sentititi ancora, erano 10-15 colpi di pistola nello stesso tempo. Poi abbiamo visto tutto il blocco, come oltre 50 persone correre verso Park Avenue”. Un’altra testimone ha poi raccontato l’arrivo della polizia: “Ho iniziato a vedere macchine della polizia a sirene spiegate lungo la Fifth Avenue e la 34esima strada era bloccata”.

Dichiarazioni impressionanti arrivano da Chris Collins, amico di una delle vittime, una ventenne di Woodlawn, colpita mentre prendeva il caffè del mattino: "Ha visto il sangue e ha detto 'chi ha sparato?' poi ha guardato a terra e si è accasciata. Io le ho detto 'Erica sei tu?' - continua il giovane - Lei era sanguinante distesa sul pavimento. Mi ha detto 'non voglio morire, io spero di non morire. Non voglio perdere l'uso delle gambe".

Parlando alla radio, pochi minuti prima il sindaco di New York, Michael Bloomberg, aveva detto: «In giro ci sono troppe pistole. La tesi che le pistole non uccidono, ma sono le persone a farlo, è la cosa più falsa che si possa dire. Sono le persone a premere il grilletto, ma se non avessero una pistola... Siamo l'unico paese sviluppato ad avere questo problema».

La notizia segue la scia di sangue lasciata dalle 19 persone ferite in diverse sparatorie avvenute ieri notte a Chicago tra la costa Est e Ovest. Secondo le autorità, le sparatorie si sono verificate tutte nel giro di trenta minuti.

Intorno alle 21.15 ora locale otto ragazzi, alcuni sotto i 20 anni, sono stati colpiti tra la 79esima strada ed Essex Avenue, è quanto reso noto dalla polizia di Chicago. Verso le 21.25 due uomini sono stati feriti nei complessi di case di Ida B. Wells / Darrow, e immediatamente trasportati all’University Chicago Hospitals. Contemporaneamente altri due uomini venivano feriti da colpi di pistola nel quartiere di Brighton Park. Circa 15 quindici minuti più tardi, un ragazzo di 24 anni era colpito alla gamba mentre parlava al telefono, subito trasportato al Jackson Park Hospital. Giovedì sera altri quattro uomini sono stati feriti in una sparatoria nel quartiere Little Village.

Ritorna di attualità la questione delle armi da fuoco negli Stati Uniti, sale il numero di morti e feriti causati da colpi di pistola, uno dei simboli della libertà americana si trasforma, sempre più, in un bollettino di guerra.

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