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 Home page > Attualità > Politica > Ddl Sicurezza. Berlusconi: "L’ho fortemente voluta"

Ddl Sicurezza. Berlusconi: "L’ho fortemente voluta"

Il senato approva la legge sulla sicurezza. La maggioranza esulta e l’Italia scivola sempre più verso la barbarie.

Non mi dilungherò a fare l’elenco delle singole misure contenute in quest’ennesima legge vergogna: le avrete lette e ascoltate a sufficienza. Voglio però fare, in ordine sparso, alcune considerazioni nella speranza di far capire anche a chi in buona fede vota per il PDL in quale baratro, passo dopo passo, ci sta conducendo, insieme con i suoi corifei, questo strano presidente inviso in tutto il mondo tranne che in Italia..

Berlusconi, smentendo coloro che sostengono che questo DDL è stato concepito sotto ricatto della lega, sostiene invece di averlo, personalmente e con forza, voluto. Questo perché, aggiungo io, egli è sicuro che questa legge possa portare al suo partito qualche voto in più specialmente in quelle regioni in cui più forte si annida il vile sentimento dell’egoismo dettato da un enorme benessere di cui si ha paura di perdere anche una virgola. E pensare che la maggior parte di coloro che approvano questi provvedimenti  va la domenica ipocritamente in chiesa a sentire Messa, si fa il segno della croce, si scambia un segno di pace e magari torna a casa con l’animo tranquillo di essere un buon cristiano. Che vergogna!

Chi ci ha ridotti così? Sarebbe opportuno che ciascuno si desse una risposta, ma una cosa è certa: non sono certamente stati quei poveri cristi di extracomunitari.

La Chiesa questa volta, ufficialmente, ha fatto sentire la sua voce contraria, ma il sultano interrogato in merito ha finto di non saperne niente. La posizione di “Famiglia Cristiana” la conosciamo bene e sappiamo che non smetterà di difendere questi derelitti che sono costretti da fame e persecuzioni a lasciare i loro paesi d’origine, ma ho il timore che le gerarchie vaticane possano essere indotte al silenzio da qualche piccolo cadeau, probabilmente già pronto, per le scuole private gestite dai preti.

Sarebbe davvero una vergogna insopportabile per ogni buon cattolico.

In deroga alla promessa fatta sopra di non entrare nel merito delle disposizioni contenute nel DDL una breve considerazione relativa alla istituzione delle “ronde” la voglio fare.

Se qualcuno si illude che la Lega Nord abbia abbandonato definitivamente l’idea della secessione o è tonto o lo fa. Tutti, anche l’opposizione, sanno che non è vero eppure si va avanti, passo dopo passo, verso una resa dei conti che prima o poi dovrà esserci e le ronde sono uno strumento che porta proprio in questa direzione. Avevo stoltamente creduto che gli ex di AN, solo a chiacchiere custodi dell’identità nazionale, potessero tenere a bada le mire di Bossi e compagni, ma l’interesse per le poltrone pone in second’ordine ogni altra esigenza. Le cosiddette ronde non sono quello che, al momento, i leghisti vogliono farci credere, ma il vero scopo di questa iniziativa è ben altro: vedrete che ai primi incidenti che certamente si verificheranno e nei quali i rondisti prenderanno qualche bastonata (vera o inventata) s’inizierà a sostenere che le ronde non possono essere indifese ed esposte alla violenza altrui, ma bisogna che siano armate.

Insomma la faccio breve quando la Lega immaginerà di avere la forza di chiedere e ottenere l’indipendenza totale da Roma allora non si tratterà più di mandare un po’ di carabinieri e qualche poliziotto a manganellare qualche riottoso, ma di affrontare qualcosa di molto simile a una guerra civile.

Infine qualche parola sulla litigiosità della sinistra durante il governo Prodi. Bene, per quanto possa sembrare un paradosso tale litigiosità era un sintomo di maggiore onestà da parte di quella compagine, le cui singole componenti, non hanno saputo sacrificare le proprie idee per la più importante causa di mettere fuori gioco colui che rappresentava e rappresenta, oggi più che mai,  il vero pericolo per una salda democrazia parlamentare. La destra che ci governa in questo momento ha sostituito alla pratica dei veti incrociati, sintomo di onestà intellettuale, ma di poco senso pratico, quella dei ricatti incrociati: tu vuoi la legge sulle ronde e sul federalismo? Dice B. “mi devi votare quella sulle intercettazioni e sul ridimensionamento dell’autonomia della magistratura” Se volete che appoggi quanto mi chiedete risponde Fini mi dovete dare il presidenzialismo e un po’ di militari sparsi qua e la soggiunge La Russa. Prorei continuare, ma penso si sia ben capito.

Sulla base di queste considerazioni mi chiedo se non sia, mentre l’opposizione continua a cincischiare, troppo tardi. Il vestito che ci stanno cucendo addosso è quasi finito e nonostante si stia già parlando di ridimensionare anche la libertà di scrivere sul WEB io spero che esista ancora lo spazio per raddrizzare le sorti del nostro paese.

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