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Il compleanno del Dalai Lama

Dalai Lama festeggia il suo 78° compleanno. 

Il leader spirituale si è recato a Bylakuppe, nello stato meridionale del Karnataka, che ospita una larga comunità di tibetani, dove sono stati organizzati solenni cerimonie religiose e manifestazioni per festeggiare il 78° compleanno del Dalai Lama, trasmessi anche in diretta televisiva. 

Per festeggiare i 78 anni del Dalai Lama, il leader spirituale dei tibetani, la più grande cerimonia si è svolta al monastero di Sera, a Bylakuppe, nello stato del Karnataka, con la presenza dello stesso Dalai Lama.

Il Dalai Lama - il 14° della storia - è nato il 6 luglio del 1935 con il nome di Lhamo Dondrub nel villaggio di Taktser, nel Tibet nordorientale. Figlio di una famiglia di contadini, a due anni fu riconosciuto come la reincarnazione del 13° Dalai Lama, Thubten Gyatso. Nel 1939 fu intronizzato come Tenzin Gyatso, il 14° leader spirituale nella storia tibetana. 



Nel 1959 è fuggito dal Tibet dopo la fallita insurrezione contro i cinesi e da allora è ospite del governo indiano che lo protegge e contribuisce al suo mantenimento.

Nel 1989 gli è stato assegnato il Nobel per la Pace e nel marzo 2011 si è “dimesso” da capo politico dei tibetani in esilio, lasciando il potere a un leader eletto democraticamente.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Commenti all'articolo

  • Di GeriSteve (---.---.---.255) 9 luglio 2013 02:38

    tanti auguri per il suo compleanno, ma CHISSENE FREGA!

    il dalai lama, come tutti suoi predecessori, era un tiranno dittatore che proteggeva spiritualmente ed economicamente la casta super-privilegiata dei monaci buddisti tibetani contro il resto della popolazione, che erano quasi-schiavi.
    Da quando il tibet è stato invaso dai cinesi, il dalai lama si è messo a predicare cose bellissime ed egualitarie che prima non predicava, e soprattutto che non attuava.

    Budda disse che il dio è in te stesso (infatti negli stupa lo puoi vedere, non nelle icone sacre, ma nello specchio che ti riflette), ma la variante tibetana (e anche zen) del buddismo, sostiene che senza l’obbedienza al maestro, tu, il tuo dio non lo puoi trovare. Mica tanto diverso dai cristianesimi, soprattutto da quello cattolico, che sostiene che manco ti puoi leggere per conto tuo la bibbia e il vangelo (i primi libri che sono stati posti all’indice).
    GeriSteve

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