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Coppie in crisi: poche attenzioni, niente sesso e molte distrazioni

Il prodotto di una società “tecnologicamente avanzata” è un essere umano distratto, frenetico, stressato, assente, poco sensibile, poco affine alla coerenza e alla costanza, sempre più lontano da quella morale umanistica che ha da sempre contraddistinto la famiglia tradizionale, ricca di valori retaggio di un passato ancor più remoto. Cerchiamo di comprendere le cause e le motivazioni di questa filiera anomala.

Inutile nascondersi dietro a un dito; la società che da sempre muta nel tempo, adattandosi più o meno ai cambiamenti si sta ancora una volta trasformando in qualcosa che diventa difficile da decifrare. Dovessimo individuare quest’epoca con un nome appropriato, potremmo definirla come un “tecnoneopeggio”, un crogiolo di individui più leggeri e scarsi rispetto ai consimili precedenti. I recenti rapporti dell’Istat individua nei nuclei famigliari i maggiori e più significativi mutamenti; ad esempio nell’ultimo ventennio le unioni di lunga durata, ad esempio quelle uguali o superiori a 17 anni, sono diminuite di un quarto, ovvero la richiesta di separazione è stata registrata come 11,3% nel 1998 e passata al 23,5% a fine 2017. Il dato, apparentemente in controtendenza è che il quantitativo di matrimoni è in aumento. Ad esempio tra il 2014 ed il 2015 si è passati da 189.765 a 194.377. L’Italia, di fatto è il Paese più vecchio d’Europa, con il dato maggiore di figli che restano a casa, in cui nascono pochi figli, con un aumento di matrimoni ed un aumento dei divorzi e della richiesta di separazione. Le coppie che saltano in Italia, con relativa richiesta di separazione, prendendo a campione l’anno 2004/2015 risulta essere passato da 89.303 domande a 91.706, con opzione consensuale per l’82.2%. La crescita di richiesta di divorzio è probabilmente dovuta all’approvazione della legge sul divorzio breve nel 2015 che ha ridotto notevolmente i tempi.

Triste da dire ma da quando sono stati immessi in circolazione i video giochi, sono immediatamente diventati le babysitter dei figli. In questo modo, genitori superficiali hanno contribuito all’isolamento dei figli, relegandoli in un mondo virtuale, decisamente poco educativo. Poi sono arrivati i social network che hanno regalato alle persone, la possibilità di cercare senza troppa fatica, strade alternative e magari più eccitanti, al proprio matrimonio. Il tradimento ha iniziato così il suo effetto, ancor prima di incontrare il partner, diluendo i tempi delle colpe, in modo da metabolizzarlo meglio e facendolo sembrare “un po’ meno tradimento”. Coppie con figli hanno utilizzato così la complicità inconsapevole del marito o della moglie lasciando loro i figli, per dare sfogo alla propria noia matrimoniale.

 

Inizia così il declino di una coppia stanca e affaticata dalla vita frenetica lavorativa, dagli impegni economici troppo pesanti, dal fardello della famiglia con tutti gli impegni annessi. Sui social iniziano i rapporti clandestini, le storie parallele che terminano su WhatsApp facilmente scoperti dai compagni di vita. La tecnologia, connivente e complice di questo declino ti permette di inviare foto personali senza abbigliamento, magari in vasca da bagno o finché una/o si sta masturbando. Da questo si passa ad altre applicazioni che permettono una video chiamata per fare bella mostra di sé e si arriva presto all’appuntamento, consumato tra le mura di un motel, in una casa di un amico o in macchina. A monte di questo vi sono bugie, poi ancora bugie per coprire altre bugie e il baratro è vicino. L’inizio di questa deviazione sociale è la fine della famiglia tradizionale.

Sembra una banalità ma nel suo piccolo, anche la televisione ha avuto il suo effetto di isolamento, benché più contenuto. Un tempo si faceva l’amore e si andava a letto presto. Oggi, negli incontri organizzati clandestinamente sui network, ci si dice: “voglio fare sesso con te”. Siamo riusciti a declassare anche la parola più bella esistente al mondo. Amore. Beh, fare l’Amore e fare sesso sono due cose scisse e ben distinte: nel fare sesso si può anche non guardare il partner negli occhi, si è più interessati all’aspetto fisico, alle parti genitali. Tutto si può consumare animalescamente in poco tempo, in ogni luogo, si ha il desiderio di strappare di dosso gli abiti in modo reciproco e di sentire quanto prima il corpo dell’altra/o. Ci si bacia esclusivamente con la lingua, ci si dice frasi sporche, emettendo rumori di gemito sforzati ed ostentati. Ci si tocca senza troppe attenzioni. Fare l’Amore ha i suoi tempi, i suoi ritmi, il suo rispetto, il suo luogo. Essenzialmente è delicatezza, dolcezza, attenzione reciproca e rispetto. L’Amore è fatto di coccole, carezze, frasi dolci e si arriva all’orgasmo come un’onda che ha cavalcato per lungo tempo il mare, arriva alla spiaggia.

E’ proprio questo aspetto che manca alla coppia moderna, per essere in salute almeno dal punto di vista sessuale. Nella stessa monade ci possono stare con corretto equilibrio sia il sesso che l’Amore.

Il rapporto a due dovrebbe essere come un grande aquilone sotto il quale si deve soffiare in due, senza mai stancarsi. Si trascurano quotidianamente particolari fondamentali che giorno dopo giorno diventano mura insormontabili, costruite con mattoni di incomprensioni, risposte inadeguate, no che potevano essere sì, tempo che non ci si dedica, discorsi che non si affrontano. Così ci si allontana e cala il gelo. Il rapporto sessuale va stimolato alla stessa stregua della fame. Se si tralascia questo aspetto, i morsi della fame calano e così pure il desiderio. 

La crisi tra due persone che vogliono condividere la propria vita ha svariati motivi tra i quali, se non sussistono sopraggiunti motivi di salute, il fattore economico. Nella quasi totalità dei casi in famiglia si lavora in due e si sta fuori casa per moltissimo tempo. Spesso i maschi approfittano di trasferte o altre occasioni lavorative con maggiore impiego di tempo per portare a casa qualche soldo in più. Gli impegni domestici e correlati alla famiglia sono sempre gli stessi e qualche volta si incrementano ma il tempo a disposizione per gestirli è sempre minore. Allora si dimenticano i figli in macchina e si portano al lavoro convinti di averli accompagnati a scuola o dimenticato l’impegno di fatto perché nella nostra memoria era rimasto registrato il dato che era la mamma ad accompagnarceli.

Quindi isolamento, stress, mancata comunicazione e diminuzione della sensibilità sono tutti fattori che se trascurati diventano malattia incurabile. Dobbiamo trovare il tempo per parlare con i nostri compagni di vita, con i figli. Dedicare loro del tempo in modo esclusivo e non condiviso. Trovare il tempo per l’Amore. Cercare nel cassetto dei nostri ricordi quei valori importanti che ci erano stati trasmessi e ricominciare ad utilizzarli e a condividerli con i nostri amori. Abbiamo bisogno di maggiore umanità e disponibilità reciproca. Non possiamo permetterci il lusso di essere solamente il prodotto con scadenza di una società che ha sostituito ogni valore con il danaro. 

Foto: Pixabay

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