• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Società > Completiamo la Protezione civile con la prevenzione civile

Completiamo la Protezione civile con la prevenzione civile

Il terremoto in Abruzzo c’è stato ma niente vieta che possa, in futuro, ripetersi un simile evento sismico in altre zone d’Italia.

Gli esperti di sismologia ci hanno avvertito: l’Italia è un paese ad alta sismicità, dove le zone che hanno un bassissimo grado di sismicità sono molto poche.

Esiste ormai da decenni una precisa normativa antisismica alla quale si devono scrupolosamente attenere progettisti ed imprenditori edili, ma gli effetti del terremoto a L’Aquila, denominato dagli esperti di media intensità, sono stati devastanti sia in termini di perdite umane che strutturali.

Gli accertamenti della magistratura e dei tecnici preposti diranno con sicurezza quali sono state le cause di tanti lutti e devastazioni, certamente sproporzionate rispetto alla magnitudine del sisma.



E’ facile intuire che, una delle cause principali di così tanti crolli di edifici, anche relativamente recenti, è stata la mancanza di scrupolosità tecnica e morale nell’applicare le disposizioni di legge in materia antisismica.

In questi giorni in televisione (caso Santoro) e su tutti i quotidiani nazionali, infuriano le polemiche per "ciò che non è stato fatto", ma vorrei vedere che finalmente la lezione questa volta è servita per fare passare l’Italia dalla logica dell’ "efficienza dell’intervento in emergenza ", giusta e meritevole, a quella di una accurata, seria, meticolosa logica della prevenzione. Come?

 

Mentre ancora si smuovono i calcinacci di quanto malamente crollato, cominciamo subito a fare severe ispezioni sull’applicazione dell’antisismica nei cantieri aperti e nelle costruzioni vecchie che sono adibite ad edifici pubblici (ospedali, scuole, prefetture, caserme etc..), prima di tutto nelle province con i più elevati gradi di sismicità.

Ovviamente ricercando e sanzionando i responsabili di errori ed omissioni, quindi proponendo e realizzando rapidamente interventi per la messa in sicurezza degli edifici ispezionati. Questa operazione potrebbe rappresentare per il paese, il segnale preciso che la classe politica italiana rinuncerà per sempre a considerare gli appalti pubblici, una fonte di guadagno per "la casta".

Completiamo quindi la Protezione civile, che ha acquisito in questi ultimi anni un elevato grado di efficienza, con un settore che denominerei di "prevenzione civile" allargando ovviamente le sfere d’intervento a molti altri settori di rischio (alluvioni, incendi, inquinamenti industriali etc..).

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares