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Come dite razzismo voi in Italia? Il Ministro degli Interni francese condannato

Come dite razzismo voi in Italia? Il Ministro degli Interni francese condannato

Et voilà una bella notizia per i francofili (come me) e per tutti quelli in generale che amano la democrazia: un tribunale francese ha condannato il ministro degli Interni Brice Hortefeux per una sua frase razzista sugli immigrati magrebini: "quando ce n’è uno ancora ancora, quando sono molti iniziano i problemi".

Su una popolazione di quasi 63 milioni di abitanti, i musulmani francesi sono circa 5 milioni fra immigrati e cittadini di prima e seconda generazione, e costituiscono la comunità islamica più numerosa d’Europa. Normale, quindi, che la frase ripresa dalle telecamere non sia passata inosservata, anche se – secondo il ministro – è stata "fraintesa". La condanna per "insulti privati di natura razzista" è poca cosa, un paio di multe, ma è importante perché è la prima volta che avviene.

Secondo aspetto non meno importante è che aldilà delle Alpi i principi fondamentali del vivere civile – quel Liberté Fraternité Egualité della rivoluzione del 1789 – dopo più di duecento anni sono ancora alla base dello Stato e nessun governo di destra o di sinistra li ha mai messi in discussione, come succede in altre parti del continente dove dopo appena 60 anni c’è già chi vorrebbe affossare la Carta Costituzionale.

Commenti all'articolo

  • Di Maurice (---.---.---.244) 7 giugno 2010 22:48

    Mi scuso con i lettori, ma l’articolo per un qualche motivo è uscito monco. Questo è il pezzo mancante:

    Una grande lezione di democrazia, impensabile in Italia.
    Se da noi fin dall’inizio qualcuno avesse portato in tribunale i responsabili di affermazioni razziste, ed i magistrati fossero andati a fondo delle denunce, oggi in parlamento ci sarebbero ben pochi leghisti e probabilmente il quadro politico sarebbe ben diverso. Purtroppo, come dicevo qui, la nostra politica (ma anche tutti noi) è talmente miope che non si rende conto dei pericoli insiti in piccoli atti o frasi buttate lì che invece sono dei veri detonatori presso le masse. Basti pensare che con tutto quello che ha fatto Bossi ha rimediato una sola condanna per "reati politici", quando oltraggiò volgarmente il tricolore.
    Tutti gli altri Cota, Calderoli e giù giù fino agli ultimi consiglieri comunali leghisti, nessuno è stato mai condannato per gli "sfottimenti da stadio", come li chiamano loro. Mes balles, come dicono sotto la Tour Eiffel.

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