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Chiesa e pedofilia, la verità finalmente

Mentre il popolo italiano, incanalato dai media, parla solo della squallida “sessualità” dei potenti nelle stesse forme con cui i tifosi discutono di una partita di calcio, lo scandalo della pedofilia nella Chiesa viene accantonato finendo nelle ultime pagine di alcuni giornali o scomparendo totalmente da altri.

Domenica 31 ottobre padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, il quale si era ipocritamente avvicinato ai partecipanti ad un sit-in delle vittime di abusi da parte di preti pedofili di fronte a Castel Sant’Angelo, è stato duramente contestato e si è allontanato con la coda tra le gambe. Survivor’s Voice, l’organizzazione che difende i diritti degli abusati, parla chiaro sulla ipocrisia della Chiesa che nonostante i proclami mediatici persevera nel non denunciare i preti pedofili alle autorità competenti: “Le gerarchie della Chiesa Cattolica Romana tendono a coprire, e questo deve finire” dice il loro portavoce, McDaid. Il prossimo passo del movimento sarà il lancio di una petizione che chieda all’Onu di riconoscere l’abuso sessuale sistematico sui bambini come crimine contro l’umanità.

Mentre i nostri politici, di tutti gli schieramenti, voltano la faccia dall’altra parte, tocca ad un attore James Cromwell, il quale interpreta il ruolo di Papa Pio XII nel film pro beatificazione di Papa Pacelli, Sotto il cielo di Roma, pronunciare la denuncia contro il Vaticano. L’attore, intervistato da Francesca Gentile dell’Unità, sa scandire bene idee chiare in proposito: “Ci sono cose più urgenti della santificazione di papa Pacelli”, dice l’attore americano “Per esempio gli abusi sessuali, su cui la Chiesa è stata deplorevole”.

Solo pochi coraggiosi giornalisti si prendono la responsabilità di denunciare la verità su questi crimini: uno di questi è Federico Tulli, che attraverso un libro, che farà scalpore, "Chiesa e pedofilia", svela un mondo di inimmaginabili orrori.

Dal lancio di agenzia Apcom del 25 ottobre: "La pedofilia è l'annullamento della realtà umana del bambino". Così lo psichiatra Massimo Fagioli ha presentato il libro "Chiesa e Pedofilia", edizioni L'Asino d'oro, del giornalista Federico Tulli.

In questo libro l’autore percorre secoli bui, non ancora conclusi, nei quali la Chiesa cattolica è stata, ed è, protagonista di episodi di violenza ‘sessuale’ su bambini ed adolescenti. Gli attori di questi crimini sono preti, suore, numerosi pontefici e ciò che fa orrore è che tutto ciò è stato, non solo tenuto nascosto, ma legittimato dalla cultura occidentale fondata sul logos dei filosofi greci i quali non si facevano scrupolo alcuno nel violentare i bambini ed adolescenti. Cultura occidentale che, attraverso i suoi falsi maestri, ha nascosto la pedofilia di Laio, padre di Edipo, il quale aveva violentato e portato al suicidio un adolescente, Crisippo. Ebbene Freud, il pseudo scopritore dell’inconscio, ha detto alla cultura, che attraverso i suoi epigoni ha propagato il suo credo, che il figlio si deve identificare con il padre, nascondendo, che il prototipo di padre proposto a modello è un pedofilo assassino; sia Sofocle che Freud ci dicono che Edipo è parricida e incestuoso ma nascondono le vere cause che portano alla tragedia.

Federico Tulli in questo libro scende nel cuore della tenebra del dramma pedofilia raccontando, suffragato da prove inconfutabili, risultati di inchieste, denuncie, processi, testimonianze di ciò che purtroppo è solo la punta di un aisberg del fenomeno. In questo libro il giornalista dà un quadro completo degli scandali esplosi negli Stati Uniti che poi si sono propagati a macchia d’olio in Europa.

Altra cosa importantissima per la ricerca della verità, e per aprire gli occhi anche a chi non vuole vedere, sono i documenti della Chiesa di Roma, illustrati nel libro, che hanno coperto per ben novant’anni i crimini dei pedofili in abito talare: 'Crimen sollicitationis', approvato nel 1962 da Papa Giovanni XXIII, dopo la prima edizione di Pio XI (1922), che stabilisce l'assoluta segretezza nelle cause di molestie, pena la scomunica, anche per la vittima che avesse la tentazione di denunciare il crimine alla giustizia civile; la validità del documento è stata poi riconfermata dall'allora cardinale Ratzinger nel 2001, nella lettera "De delictis gravioribus".

Lo storico Adriano Prosperi nella sua prefazione al libro spiega bene il cortocircuito mentale che ha portato alla totale copertura di questi crimini: - "Il delitto diventa peccato, ecco come scatta l'impunita'. Poi aggiunge "Questo libro ricostruisce una cronaca terribile e dolorosa. ( …) È un forte atto di accusa contro il silenzio, le attenuazioni, le coperture, le mezze misure che hanno circondato in Italia la speciale questione criminale dei preti pedofili".

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