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Cambiano le metriche delle pagine di Facebook: dai fan alle persone che ne parlano


Facebook sta aggiugendo nuove metriche alle proprie pagine: non conta soltanto misurare il numero i like che arrivano dai fan ma anche le interazioni dei fan degli amici, quanto e come un contenuto pubblicato sulla pagina diventa virale.

E’ per questo che Facebook ha aggiunto il parametro People Talking About This (Le persone ne parlano) che sta aggiungendo a tutte le pagine e che misura:

- Il gradimento di una pagina (il fare like),
- L’ultilità dei post sulla pagina,
- I commenti, il gradimento, la condivisione dei contenuti (post, video, foto, album) pubblicati sulla pagina da parte degli utenti,
- La risposta ad una Domanda postata sulla pagina,
- Il grado di risposta ad un evento creato dalla pagina,


- Il numero di Mentions (“menzioni” o meglio i check-in) della pagina, quante volte è stata citata dagli utenti anche senza essere taggata (con le storie aggregate),
- La viralità del tag della pagina in una foto,
- Il like o lo sharing di un check-in
- Il check-in in un luogo.

Le persone ne parlano sarà disponibile come numero pubblicamente sotto il numero di “mi piace” come mostrato nell’immagine sopra, in qualche mia pagina è già attivo mentre non ancora negli Insight.

Inoltre sono stati aggiunte come metriche anche: il “Friends of Fans” che permette di capire qual è l’audience totale dei messaggi delle pagine valutando anche gli amici dei fan e il Weekly Total Reach che rappresenta una misura di quante persone hanno postato sulla pagina, quanto è virale la distribuzione dei contenuti generati sulla pagina.

E’ tutto spiegato nella guida ufficiale di Facebook agli Insight delle pagine (file PDF).

A complicare tutte queste misurazioni c’è l’aggiunta della traduzione automatica delle pagine Facebook in altre lingue grazie ad un accordo tra Facebook e Bing: gli amministratori delle pagine potranno scegliere il tipo di traduzione dei post della pagina nella lingua che ha settato l’utente per il proprio profilo Facebook.

Per fortuna Facebook ha fatto delle API e quindi alcune aziende come Context Optional, Wildfire, e Webtrends hanno cominciato a integrare queste metriche nei loro Social Media Monitoring Tool.

Questo articolo è stato pubblicato qui

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