Cari vescovi, il mio prof di religione era gay
Ricordo che quando ero al liceo l’ora di religione andava indiscutibilmente a braccetto con quella di educazione fisica, ancora ora a distanza di anni non riuscirei a trovare una differenza tra le due.
E poi ricordo solo un casino pazzesco.
Palline che volavano, fogliettini con "nomi, cose e città" dapertutto, radio e giornaletti di gossip che passavano tra i banchi....
Religione VS Scuola.
Lo scriverei su ogni Chiesa, su ogni Scuola, sulla porta di ogni Città.
Prima di tutto penso non sia semplice insegnare una religione: i suoi precetti, la sua storia, i suoi dogmi. Penso sia difficile farlo al catechismo con i bambini, figuriamoci nelle scuole con i ragazzi.
Il TAR del Lazio ha escluso i prof di religione dagli scrutini.
Dio non dava i voti. Nemmeno Cristo mi risulta.
I prof di religione invece Si.
Sufficiente, Buono, Discreto... "Un voto in religione" dovrebbe essere considerato più che una blasfemità una vera e propria bestemmia.
Ma soprattutto, parliamoci chiaro...che cazzo è un prof di religione?
Ho lasciato la scuola da pochi anni e non da secoli, ne avrò cambiati a decine, e posso confermare con certezza che molti sono la peggior pubblicità che la religione cattolica possa avere.
Già la pubblicità.
Oramai anche la religione è diventata un’operazione di marketing.
Un pò come le pubblicità caritatevoli dell’ottopermille e i vari "Don" che si alternano sui divanetti dei talk-show televisivi, "per diffondere la parola di Dio".
Una grossa operazione di marketing.
Anche la Chiesa ha una sua immagine, ma non si accorge che attualmente c’è un’ esorbitante incongruenza tra la sua e quella dei prof di religione.
Spesso sono giovani con idee innovative, esperti di teologia ma anche di reality, alcuni vestono solo capi firmati, altri ancora hanno piercing e forse anche qualche tatuaggio nascosto.
Non potrò mai dimenticare un mio prof di religione che si chiamava Walter, era gay (evidente ma non dichiarato), adorava gli Iron Maiden e vestiva sempre come Cristiano Malgioglio.
La Chiesa è la Chiesa. Ha le sue idee, da 2000 anni. Ma i prof di religione non sono la Chiesa. Talvolta hanno meno di 30-40 anni, sono sposati ma anche separati, sono persone che già hanno cambiato due o tre vite, e forse anche due o tre religioni.
Ma la Chiesa ignora i suoi 1960-1970 anni in pìù e li difende pure. Molto probabilmente le curie vescovili li nomineranno senza nemmeno conoscerli, a stento conosceranno i loro nomi e cognomi.
E poi un’ ultima cosa, Cari Vescovi: se è vero che 91 studenti su 100 selgono di frequentare l’ora di religione, non considerate i restanti 9 come quelli laici o quelli atei, i restanti 9 saranno quei soliti ultrabocciati che pur di non stare in classe rinnegherebbero persino la parola dei propri genitori, figuriamoci quella di Dio.
O quella dei prof di religione, ovvio.
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